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Tesla, short a corto di argomenti dopo i risultati super

Pubblicato 27.01.2022, 11:31
Aggiornato 05.03.2021, 16:55

I conti del quarto trimestre 2021 hanno battuto tutte le attese in termini di ricavi e di utili. Resta una certa diffidenza verso il personaggio Musk, ma la maggioranza degli analisti conferma l’orientamento positivo. Per Goldman Sachs (NYSE:GS) è “Top pick 2022”.

Nel 2022 ancora difficoltà per le forniture di chip.

Mercoledì sera, subito dopo l’annuncio dei risultati straordinariamente positivi del quarto trimestre e dell’intero esercizio 2021, le quotazioni di Tesla (NASDAQ:TSLA) hanno avuto qualche incertezza con vendite nell’Afterhours americano che hanno momentaneamente penalizzato il titolo. Ma alla fine si è trattato solo di un piccolo aggiustamento. Dopo avere chiuso le contrattazioni ufficiali in rialzo del 2% a 937,41 dollari, l’azione Tesla nell’Afterhours è scesa di un modesto 0,8% a 930 dollari.
Fra i venditori, qualcuno ha cercato di fare leva sul fatto che ancora nel 2022 l’azienda dovrà fronteggiare difficoltà nella catena di approvvigionamento, come dichiarato da Elon Musk. La sorpresa sarebbe stata il contrario, dato che le strozzature della logistica continuano a fare soffrire tutta l’industria automotive mondiale, e mentre Tesla l’anno scorso ha aumentato la produzione dell’87% portandola a 936.000 vetture, Volkswagen (DE:VOWG) ha dovuto ridurla dell’8% a causa dei problemi di approvvigionamento di chip.

Ancora attesa per un vero sistema di guida autonoma.


Altri venditori sottolineano in modo negativo la “boria” di Elon Musk, fondatore, Ceo e “techking” di Tesla. Nella conferenza stampa di presentazione dei risultati Musk ha detto che nel futuro di Tesla cresceranno ogni anno i ricavi per gli abbonamenti al sistema di guida autonomo e che la sua previsione è di avere entro il 2022 un software aggiornato in grado di permettere alle auto di viaggiare in tutta sicurezza senza la supervisione umana, cosa che oggi non è possibile. “Sono tre anni che ci racconta la stessa storia”, ha commentato ironico un investitore, ma intanto i progressi del sistema di guida autonoma vanno avanti e da febbraio il costo dell’abbonamento in America salirà da 10.000 a 12.000 dollari l’anno.

JP Morgan (NYSE:JPM) conferma il Sell, Goldman Sachs ribadisce il Buy.

Uno dei giudizi Sell più convinti su Tesla è di JP Morgan, che ieri ha ribadito la raccomandazione negativa, pur alzando il target price da 295 dollari a 325 dollari. Difficile comprendere il senso della mossa.
Sul fronte opposto, troviamo Goldman Sachs che 15 giorni fa aveva ribadito il giudizio Buy con target price a 1.200 dollari e aveva definito Tesla “Top pick 2022”, migliore scelta dell’anno. Morgan Stanley (NYSE:MS) ha confermato il target price a 1.300 dollari.
Su 35 analisti censiti da MarketScreener, 15 consigliano di comprare il titolo, 11 hanno un giudizio neutrale e nove raccomandano di vendere. La media dei target price è 947 dollari, poco sopra il prezzo di chiusura di mercoledì 26 gennaio.

Risultati superiori alle attese: ricavi +65%, utile +760%.


Quanto ai risultati, il quarto trimestre del 2021 si è chiuso con conti ampiamente superiori alle attese del mercato. I ricavi sono cresciuti del 65% sullo stesso periodo dell’anno precedente a 17,72 miliardi di dollari, battendo la stima del consensus che indicava 16,64 miliardi. L’utile del trimestre ha fatto registrare una crescita del 760% a 2,3 miliardi. L’Eps (utile per azione) è stato pari a 2,54 dollari, ben al di sopra del 2,37 dollari attesi dal mercato.
Per l’intero 2021 Tesla ha riportato utili al massimo storico di 5,5 miliardi, contro i 721 milioni del 2020, e vendite per 53,8 miliardi dai 31,5 miliardi dell’anno precedente (il primo in attivo).

SEI MESI DI BORSA: TESLA BATTE I BIG TECH
titolo tesla confronto Big tech
Per quanto riguarda l’andamento di Borsa, quello recente di Tesla è ancora più esasperato di quello dei principali titoli tech americani. Dall’inizio dell’anno le quotazioni sono scese del 22% e la performance degli ultimi 12 mesi è +8,5%. Dal primo gennaio a oggi Meta Platforms (ex Facebook (NASDAQ:FB)) ha perso il 13%, Apple (NASDAQ:AAPL) -12%, Alphabet (NASDAQ:GOOGL) -11%, Amazon (NASDAQ:AMZN) -18,5%. Ma negli ultimi sei mesi nessuno ha fatto meglio di Tesla (+45%).
Il titolo è sceso non solo per il generale assestamento dei mercati in vista dell’aumento dei tassi, ma anche per una certa apprensione in vista dei risultati. Dopo i dati forniti mercoledì, i dubbi sulla consistenza economica e di mercato di Tesla dovrebbero essere svaniti.

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posa il cartone di vino
E infatti ad ora Tesla fa -10%... bohh
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