Tesmec (MI:TES) guarda con fiducia alla ripartenza di tutte le attività in quanto ritiene di poter contare sugli effetti positivi dell’operazione strategica annunciata due settimane fa, è stata un rafforzamento complessivo delle operazioni, dice a websim il presidente e amministratore delegato Ambrogio Caccia Dominioni, desideroso di chiarire i termini di un’iniziativa da lui giudicata a tutti gli effetti “vantaggiosa per il Gruppo” .
La società leader nella progettazione, produzione e commercializzazione di prodotti, tecnologie e soluzioni integrate per la fornitura di energia, dati e materiali ha comprato per 9,4 milioni di euro, da parte correlata, un’azienda di noleggio di trencher. Il venditore, tra i soci di riferimento di Tesmec, ha convertito il proprio credito in versamento in conto di un futuro aumento di capitale su cui l’assemblea attribuirà una delega al consiglio a maggio. I termini dell’aumento di capitale fino ad un massimo di 50 milioni saranno forniti nella seconda parte dell’anno. Caccia Dominioni anticipa che la cifra definitiva dovrebbe essere inferiore all’importo deliberato e che il gruppo di controllo coprirà la propria quota di pertinenza.
A Grassobbio, in provincia di Bergamo, dove risiede la sede operativa, c’è voglia di ripartire per approfittare delle incoraggianti condizioni dei mercati di riferimento per Tesmec. “Il tema della connettività nelle telecomunicazioni, nell’energia e nei trasporti ferroviari è sempre più una priorità dei nostri clienti, chiamati ad aumentare gli investimenti nelle infrastrutture. Noi siamo pronti, abbiamo prodotti buoni e certificati, possiamo prepararci con fiducia alle gare che saranno presto indette: sono davvero ottimista a questo riguardo, penso che possiamo essere fortemente competitivi ”, prosegue Caccia Dominioni.
Intanto gli ordini arrivano. Proprio qualche giorno fa la controllata Tesmec Rail ha firmato un contratto relativo alla progettazione, produzione e fornitura di un nuovo veicolo diagnostico semovente con la società lituana UAB “KMT”.
Per vincere le gare serve una dotazione di liquidità adeguata, bene preziosissimo nel mondo aridificato da Covid 19. Per far fronte alle sue esigenze, Tesmec può contare prima di tutto sul sostegno delle banche finanziatrici, grazie anche alla ricapitalizzazione che riduce l’intensità della leva finanziaria. Oltre che al sistema istituzionale del credito, la società può attingere alle linee straordinarie messe a disposizione dai governi. La filiale francese si è già assicurata questi aiuti, in Italia, invece, la procedura che prevede le garanzie di Sace è più complessa, questo fa sì che le risorse non siano ancora arrivate a destinazione.
L’Italia è stata tra le prime a fermarsi, ma ora rischia di essere tra le ultime a ripartire, se non si trova il modo di dare alle imprese il sostegno di cui hanno bisogno. "Noi siamo pronti a rimetterci al lavoro, tra una settimana riapre il polo principale di Bergamo, mentre gli impianti di Bari e Frosinone non hanno praticamente mai chiuso e ci hanno permesso di tenere attiva la struttura produttiva".
Il titolo si muove in questi giorni poco sopra i venti centesimi di euro, un prezzo che vale una capitalizzazione di circa 25 milioni di euro, dopo aver toccato a metà marzo il minimo della sua storia a 18 centesimi.
Tesmec ha chiuso il 2019 con oltre 200 milioni di euro di ricavi, 8 milioni di euro di utile operativo e 118 milioni di euro di debito post IFRS 16. Per il 2020 c’è da mettere in conto di pagare dazio a Covid 19, con ricavi in calo di circa 40 milioni di euro (aspettative del consensus), per effetto della ripartenza dei mercati di riferimento, in Italia e all’estero ma nel 2021 i ricavi dovrebbero superare quelli del 2019.