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L’ETF monetario da tenere d’occhio anche se scende

Pubblicato 01.09.2020, 13:00
Aggiornato 02.09.2020, 08:05

Cercate esposizione al mercato forex? Gli ETF legati alle valute (CETF) sono una via che vale la pena considerare.

I CETF costituiscono uno strumento per la diversificazione del portafoglio, la difesa e la speculazione sul mercato finanziario più grande e forse più liquido che esista. Secondo la Banca dei Regolamenti Internazionali, migliaia di miliardi di dollari USA vengono scambiati quotidianamente sul mercato forex, soprattutto dalle istituzioni. In media, i clienti retail contribuiscono a circa il 5% del volume totale. Come centro di scambi, Londra rappresenta quasi metà dell’attività totale.

Il valore di una valuta viene solitamente dettato dai tassi di interesse, dagli sviluppi economici e dalla politica nazionale e globale. Esiste un’ampia gamma di fondi che si occupano di varie valute, nonché ETF di posizione (inversa) long e short e fondi long e short doppi e tripli.

Di seguito, analizzeremo uno dei più importanti ETF monetari del mercato:

Invesco DB US Dollar Index Bullish Fund 

  • Prezzo attuale: 24,90 dollari
  • Range su 52 settimane: 24,64 - 28,90 dollari
  • Percentuale spesa: 0,77% all’anno, o 77 dollari su un investimento di 10.000 dollari

L’Invesco DB US Dollar Index Bullish Fund (NYSE:UUPconsente agli investitori di seguire il valore del biglietto verde in relazione ad un paniere di sei importanti valute mondiali, ossia euro, yen giapponese, sterlina, dollaro canadese, corona svedese e franco svizzero. Si tratta delle valute di alcuni dei più importanti partner commerciali degli USA.

UPP Weekly Chart

Il fondo ha esposizione ai contratti dei future dell’indice del dollaro USA (USDX), forse l’indice monetario più famoso al mondo. L’indice USDX è altamente esposto all’euro, nonché ad altre valute europee. Dal momento che il fondo UUP va long sul dollaro USA e short sulle valute dei maggiori partner commerciali statunitensi usando i future USDX, quando l’euro sale, il fondo scende.

L’UUP sta registrando nuovi minimi al momento. L’attuale trend ribassista del fondo è accelerato nella seconda metà di maggio. Ora si trova intorno ai livelli visti nel settembre 2018, dove potrebbe trovare supporto, almeno per un po’ di tempo. Tuttavia, se il calo dovesse proseguire, è probabile che si diriga verso i 23 dollari.

Se guardiamo alla finestra temporale successiva alla crisi del 2008/09, anche all’epoca la performance dell’UUP era stata negativa, con il biglietto verde che aveva registrato dei ribassi. Molti analisti si chiedono se la traiettoria del fondo o la sua performance inferiore sarà simile durante la pandemia di COVID-19.

UPP Monthly Chart

Il dollaro USA tende a vedere dei lunghi periodi di apprezzamento e deprezzamento. Dal momento che i movimenti possono diventare lunghi ed eccessivamente prolungati, potrebbe essere prematuro speculare che il trend ribassista finirà presto.

Malgrado il recente calo, il dollaro resta la valuta mondiale dominante e l’UUP alla fine tornerà a salire.

Tuttavia, una serie di fattori probabilmente influirà sulla tempistica e sulla portata della prossima potenziale mossa al rialzo. In parte, dipenderà da quanto rapidamente si riprenderà l’economia statunitense, soprattutto rispetto alle maggiori economie europee. Le mosse a breve termine potrebbero inoltre essere determinate dalle notizie circa l’approvazione degli enti regolatori di un potenziale vaccino per il coronavirus, dalle pubblicazioni dei dati economici e dalle imminenti elezioni presidenziali USA.

Per il resto dell’anno, i dati economici probabilmente continueranno ad intralciare lo status del dollaro come valuta rifugio. Anche un potenziale ritardo nell’annunciare il vincitore delle elezioni presidenziali avrebbe un effetto avverso sul valore della valuta. Affinché una mossa al rialzo diventi un trend a lungo termine, l’UUP dovrebbe salire e restare sopra il livello di 26 dollari.

Morale della favola

Nel 2020 le classi di asset stanno assistendo alla battaglia degli investimenti rifugio, che ha comportato un aumento della volatilità sui mercati finanziari. Gli investitori che volessero avere un’esposizione al mercato forex possono pensare di comprare i CETF. Nelle prossime settimane torneremo sull’argomento ed esamineremo altri fondi, come:

  • Invesco CurrencyShares® Euro Trust (NYSE:FXE)
  • Invesco CurrencyShares Japanese Yen Trust (NYSE:FXY)
  • Invesco CurrencyShares British Pound Sterling Trust (NYSE:FXB)
  • ProShares Short Euro (NYSE:EUFX)
  • WisdomTree Chinese Yuan Strategy Fund (NYSE:CYB)
  • WisdomTree Emerging Currency Strategy Fund (NYSE:CEW)

 

 

Nota dell’editore: Non tutti gli asset descritti sono necessariamente disponibili su tutti i mercati regionali. Consultate un broker accreditato o un consulente finanziario per trovare strumenti simili che possano essere adeguati alle vostre esigenze. Questo articolo è a solo scopo informativo. È opportuno condurre una due diligence prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

 

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