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Titoli bancari: ennesimo affondo

Pubblicato 30.07.2019, 14:30
Aggiornato 09.07.2023, 12:32

Intesa Sanpaolo (MI:ISP): i corsi dopo essersi riportati in area 2.07 euro hanno invertito la rotta ed ora dovranno affidarsi al successivo sostegno posizionato in area 1.88 euro (sotto tale livello in chiusura di seduta probabili ulteriori affondi anche fino in area 1.81 euro in prima battuta). Primi segnali positivi oltre 2.12 euro in chiusura; per il breve/medio oltre i 2.28 euro in chiusura e con tenuta settimanale.

Unicredit (MI:CRDI): il successivo obiettivo è posizionato a 10.20 euro la cui rottura (in chiusura) potrebbe spingere i corsi verso area 9.80 euro in prima battuta. Primi segnali di risveglio oltre 11.80 euro in chiusura e con tenuta di almeno 3 sedute.

FinecoBank (MI:FBK): monitorare quota 8.60 euro poichè la sua rottura in chiusura potrebbe proiettare i corsi in area 8.23 e successivamente a 7.91 euro. Primi e timidi segnali di ripresa oltre 10.24 euro in chiusura (con tenuta settimanale) per il test a 11 euro (resistenza strategica di medio periodo).

Bper Banca (MI:EMII): se il sostegno strategico in area 3.40 euro verrà violato (in chiusura) i corsi potrebbero dirigersi verso i successivi target a 3.22 e 3.16 euro in prima battuta. Primi segnali di ripresa oltre 4.10 euro in chiusura per il test a 4.52 euro in prima battuta (2° target area 4.77 euro).

Ubi Banca (MI:UBI): la violazione di 2.39 euro ha fatto scattare ulteriori segnali di allarme. La situazione resta molto delicata dato che un’eventuale stabilizzazione dei prezzi al di sotto di tale riferimento potrebbe far partire ulteriori spazi di discesa fino a 2.28 euro in prima battuta. Reali segnali di ripresa oltre i 2.60 euro con tenuta settimanale.

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Banco Bpm (MI:BAMI): i corsi dovranno assolutamente evitare di spingersi al di sotto di 1.60 euro poichè un’eventuale stabilità dei prezzi al di sotto di tale livello farà aumentare i rischi di andare a rivedere il minimo storico a 1.52 euro. Chiusure di seduta al di sopra di 2.18 euro faranno scattare i primi segnali di ripresa (breve/medio periodo) e favorire una estensione sui 2.36 euro, resistenza decisiva per assistere ad una inversione dell’attuale tendenza.

Mediobanca (MI:MDBI): eventuali chiusure di seduta al di sotto di 8.80 euro faranno scattare ulteriori segnali di incertezza ed a quel punto sarà dfficile per i corsi non raggiungere il successivo target a 8.59 euro in prima battuta (2° target: area 8.30 euro).

I reali segnali di ripresa (medio periodo) giungeranno con la riconquista di 10.0 euro (in chiusura), mentre soltanto sopra quota 10.15 euro (in chiusura) tornerebbe un quadro grafico di medio periodo interessante.

Ultimi commenti

Diro’ forse una schioccezza , ho in portafoglio dei titoli bancari ,mai l’avessi fatto .E’ un continuo saliscendi ,in un giorno perdono tutto il gain cresciuto in un mese ,sono titoli troppo volatili .Ho sempre la speranza di raggiungere il pmc per poi disfarmene ma non c’e niente da fare.Dipendesse da me farei un indice esclusivamente bancario ,vorrei poi vedere quanti acquistano!
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