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Titoli bancari sotto la lente, parte terza

Pubblicato 20.11.2018, 11:00
Aggiornato 09.07.2023, 12:32


Andiamo ad analizzare alcuni dei principali titoli del settore bancario di Piazza Affari.

INTESA SANPAOLO (MI:ISP)
Come già accennato più volte, la permanenza dei corsi al di sotto di 2.01 euro avrebbe fatto rimanere alta la tensione con conseguente raggiungimento del successivo target a 1.89 euro in prima battuta (area 1.81 euro secondo target). Primi segnali positivi oltre quota 2.28 euro in chiusura.

UNICREDIT (MI:CRDI)
Il titolo purtroppo ha violato area 10.60 euro e si avvicina al supporto fondamentale di lungo termine a 10.28 euro la cui violazione (in particolar modo in chiusura) potrebbe permettere ai corsi di spingersi fino a 9.40 euro ed avvicinarsi così ai minimi storici. Recuperi fino a 14.88 euro non modificheranno la struttura ribassista; i primi e reali segnali di ripresa giungeranno solo oltre area 15.35 euro in chiusura di seduta e con tenuta settimanale per il test a 16.0 euro (1° target). Non sono da escludere i soliti rimbalzi tecnici ma per una reale ripresa siamo ancora molto lontani.

BPER BANCA (MI:EMII)

Il sostegno strategico in area 3.41 euro è stato violato ed ora i corsi potrebbero dirigersi verso i successivi target a 3.22 e 3.16 euro in prima battuta intravedendo così il minimo storico a 2.51 euro. Primi segnali di ripresa (breve/medio periodo) oltre 4.58 euro in chiusura. Per il medio/lungo periodo, prime indicazioni positive oltre i 5 euro (in chiusura) per il test in area a 5.25 (1° target).

UBI BANCA (MI:UBI)

La violazione di 2.73 euro ha fatto scattare ulteriori segnali di allarme e la situazione resta molto delicata dato che la stabilizzazione dei prezzi al di sotto di 2.53 euro potrebbero far partire ampi spazi di discesa fino a 2.46 in prima battuta, non lontano dal supporto fondamentale a 2.39 euro. Reali segnali di ripresa oltre i 3.70 euro con tenuta settimanale.

MEDIOBANCA (MI:MDBI)
Il successivo target è posizionato in area 6.857 euro. Un recupero al di sopra di 8.50 euro (in chiusura) potrebbe allentare momentaneamente le tensioni e favorire una estensione fino in area 8.80 euro in prima battuta.

BCA MEDIOLANUM (MI:BMED)
Nelle prossime sedute è consigliabile monitorare il successivo sostegno in area 4.96 euro poichè la sua decisa violazione (in particolar modo in chiusura) potrebbe causare un deterioramento del quadro grafico di medio/lungo periodo con conseguente raggiungimento dei primi target a 4.87 e 4.71 euro, quest’ultimo livello avrà il gravoso compito di impedire ai corsi una lunga discesa (1° target 4.23 euro). Solo con le quotazioni al di sopra di 6.06 euro (in chiusura) potremo sperare in una inversione con obiettivi a 6.39 e 6.69 euro in prima battuta (2° target: area 6.68 euro).

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