Buongiorno ai Lettori di Investing.com.
Le prime dichiarazioni ufficiale emerse dal summit Trump/Kim tenutosi a Singapore lasciano intravedere ottimismo e i mercati finanziari – almeno su quel fronte – stanno tirando un sospiro di sollievo.
E' chiaro che ci vorrà tempo, probabilmente anni, per portare avanti un accordo che possa soddisfare entrambe le parti ma l'incontro inaugurale sembra essere stato costruttivo. E’ stata apposta la firma su un accordo definito "molto completo”, soprattutto va rilevato che la Corea del Nord avrebbe promesso un passo avanti importante verso la completa "denuclearizzazione".
Non scordiamoci che tale promessa era già stata fatta tempo addietro, ma finora non è stato così.
A prescindere dal risultato finale, gli operatori finanziari si sono lasciati alle spalle il pirotecnico G7 e possono guardare con più fiducia verso gli importantissimi appuntamenti delle prossime 48 ore.
La propensione al rischio sembra essere rinata, grazie anche alla risalita dei rendimenti obbligazionari e conseguentemente stiamo assistendo a un nuovo indebolimento dell’XAU/USD e alla risalita dell’azionario.
A questo punto l’obbiettivo sarà focalizzato all’inizio del meeting della FED, ma prima attenzione ai dati sul mercato del lavoro UK e soprattutto all’accesissimo dibattito parlamentare sulla Brexit che si terrà in giornata.
Wall Street ieri ha mostrato una scarsa direzionalità con l’SP 500 + 0,1% a 2784 punti, mentre i futures statunitensi sono leggermente cresciuti nel corso delle ultime ore.
I mercati asiatici hanno risposto positivamente agli eventi di Singapore, difatti il Nikkei segnava + 0,5%, anche gli europei sembrano rispondere bene e segnaliamo un DAX nuovamente tonico (soprattutto nella seconda parte della giornata di lunedì).
Nel forex c’è un Dollaro che avanza, mentre lo yen sta sottoperformando.
Le valute legate alle materie prime, ovvero l’australiano e il kiwi, stanno andando bene e sempre in tema di materie prime il dollaro più forte e il sentiment positivo stanno trascinando via l’oro da quota 1300 dollari, anche se il calo è relativamente contenuto: $ 3, il petrolio sta trovando sostegno proprio per via del sentiment positivo.
L'incontro tra Trump e Kim è indubbiamente il principale mover, ma attenzione come detto al ricco calendario economico.
A partire dalla disoccupazione britannica delle 10:30, che dovrebbe nuovamente attestarsi al 4,2%. Ma come consuetudine anche per la Banca d'Inghilterra saranno molto più importanti i dati sulle retribuzioni, con i salari medi settimanali che dovrebbero rimanere a + 2,9% su base annuale.
Per l'Eurozona attenzione al sentiment economico tedesco ZEW delle ore 11 per il quale si prevede un ulteriore calo a -14,0 (da -8,2 il mese scorso) e si tratterebbe del terzo mese in territorio negativo e del nuovo minimo da novembre 2012.
Infine i dati sull’inflazione USA delle ore 14:30, probabilmente il dato più atteso che dovrebbe salire al + 2,7% (da + 2,5% il mese scorso), mentre il core dovrebbe segnare un lieve rialzo a + 2,2% (da + 2,1% il mese scorso).