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Un caffè con Cesarano: scoppia la guerra commerciale

Pubblicato 21.09.2018, 19:20
Aggiornato 09.07.2023, 12:32

Antonio Cesarano, Strategist di Intermonte Sim, fa il punto della situazione del quadro macro. Vincitori e vinti di una guerra commerciale che non sarà globale, resiste solo il fronte Cina – Usa…

La guerra commerciale è scoppiata. Lunedì notte la Casa Bianca ha annunciato duecento miliardi di dollari di dazi sulle merci cinesi.

Donald Trump denuncia che la Cina non ha rinunciato alle pratiche commerciali “ingiuste”.Nel frattempo, la Casa Bianca ha ammorbidito le posizioni con altri partner rilevanti, tra cui il Canada e l’Europa.

Dal 24 settembre, entrano in vigore tariffe doganali del 10% su beni pari a 200 miliardi di dollari, dal primo gennaio si sale al 25%.

Se Pechino risponderà con ritorsioni, l’insieme delle merci colpite dai dazi arriverà a 467 miliardi di dollari, ovvero, quasi tutto l’import cinese sarà gravato dai dazi.

Martedì mattina, la Cina ha annunciato rappresaglie sulle merci degli Stati Uniti. Il ministero del Commercio scrive, nel comunicato, di non avere altra scelta, se non quella della ritorsione.

Da lunedì 24 settembre la Cina farà partire dazi su ulteriori 60 miliardi di dollari di beni importati dagli Usa con aliquote dal 5 al 10%, con partenza un minuto dopo quella dei dazi USA.

Pechino ha anche dichiarato da un lato di essere pronta al dialogo e dall’atro che, se gli Usa alzeranno l’aliquota dei dazi (da 10 al 25%), vi sarà un’ulteriore risposta.

tabella Usa cina.png

La risposta cinese punta anche a un piano di stimoli della domanda interna per diminuire la dipendenza dall’export e portare il Paese a un sistema economico più stabile e maturo.

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Tra i due litiganti, Usa e Cina, l’Europa gode.

La Cina potrebbe decidere di tagliare i dazi sul settore auto, già ridotti a luglio al 15%, aiutando l’export europeo.

Anche la minor tensione sul settore auto da parte degli Usa potrebbe favorire il comparto delle quattro ruote europee.

Momento della verità per l’Italia, il governo deve passare dalle parole ai fatti, con la presentazione del Def. Il forte calo dello spread si potrebbe ora arrestare.

Ottobre caldo con la legge di bilancio italiana e le elezioni in Baviera.

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