- La guerra commerciale di Trump, il report sull’occupazione negli Stati Uniti e altri utili delle “Big Tech” saranno al centro dell’attenzione questa settimana.
- Amazon sembra destinata a fornire ottimi risultati nel quarto trimestre, grazie alla sua posizione dominante nel cloud computing e all’efficienza operativa, il che la rende un ottimo acquisto.
- AMD ha davanti a sé una strada più difficile, con l’aumento della concorrenza e il declassamento degli analisti, che la rendono un titolo da evitare questa settimana.
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I titoli statunitensi hanno chiuso in ribasso venerdì dopo che il presidente Donald Trump ha annunciato dazi su Messico, Canada e Cina, chiudendo una settimana volatile per i mercati.
I titoli tech-heavy Nasdaq Composite e S&P 500 hanno chiuso con una perdita settimanale dell’1,6% e dell’1%, rispettivamente. Il Dow Jones Industrial Average ha chiuso la settimana in rialzo dello 0,3%.
Fonte: Investing.com
Nel corso della settimana, gli investitori hanno elaborato un’ondata di sviluppi significativi, come il debutto del laboratorio cinese di intelligenza artificiale DeepSeek, la decisione della Federal Reserve di lasciare invariati i tassi di interesse e gli ultimi dati sulla spesa per consumi personali (PCE), che si sono allineati alle previsioni degli economisti sia per l’inflazione core che per quella principale.
Tuttavia, venerdì i mercati hanno dovuto affrontare una nuova volatilità dopo che Trump ha presentato nuove misure commerciali, tra cui tariffe del 25% sulle importazioni da Messico e Canada e un dazio del 10% sulle merci cinesi, scatenando nuova incertezza.
Questa settimana si preannuncia ancora una volta movimentata, con gli investitori che reagiranno alle tariffe aggressive di Trump e a una serie di eventi che movimenteranno il mercato.
L’evento più importante sarà il report sull’occupazione negli Stati Uniti di venerdì, che dovrebbe mostrare che l’economia ha aggiunto 154.000 posti di lavoro. Il tasso di disoccupazione dovrebbe rimanere stabile al 4,1%.
Fonte: Investing.com
Intanto, la stagione degli utili continua, con un elenco di nomi importanti legati al settore tecnologico, tra cui Alphabet (NASDAQ:GOOGL), Amazon (NASDAQ:AMZN), Advanced Micro Devices (NASDAQ:AMD), Arm Holdings (NASDAQ:ARM), Qualcomm (NASDAQ:QCOM), Palantir (NASDAQ:PLTR), Fortinet (NASDAQ:FTNT) e Snap (NYSE:SNAP). Inoltre, sono attesi anche i report di altri nomi di settori diversi: Eli Lilly (NYSE:LLY), Novo Nordisk (NYSE:NVO), Pfizer (NYSE:PFE), Uber (NYSE:UBER), Ford (NYSE:F), Walt Disney (NYSE:DIS) e Pepsico (NASDAQ:PEP).
Indipendentemente dalla direzione che prenderà il mercato, qui di seguito evidenzio un titolo che probabilmente sarà richiesto e un altro che potrebbe subire un nuovo ribasso. Ricordate però che il mio orizzonte temporale è solo per questa settimana, da lunedì 3 a venerdì 7 febbraio.
Da comprare: Amazon
Amazon pubblicherà la relazione sugli utili del quarto trimestre dopo la chiusura del mercato, giovedì alle 16:00, e le aspettative sono elevate. La call con l’amministratore delegato Andy Jassy è prevista per le 17:30.
Secondo il mercato delle opzioni, gli operatori di mercato prevedono una notevole oscillazione del titolo AMZN dopo il calo dei dati, con un possibile movimento implicito del 6,7% in entrambe le direzioni. Le azioni sono salite del 2,7% dopo l’ultimo rapporto sugli utili di ottobre.
Nelle settimane precedenti al rapporto, 33 delle ultime 35 revisioni degli EPS sono state al rialzo, segnalando una maggiore fiducia nella salute finanziaria di Amazon. Inoltre, gli investimenti dell’azienda nell’automazione e nell’intelligenza artificiale dovrebbero favorire l’efficienza operativa e migliorare i margini di profitto.
Fonte: InvestingPro
Gli analisti prevedono un utile per azione (EPS) di 1,49 dollari, con un impressionante balzo del 49% rispetto al periodo dell’anno precedente. Il fatturato dovrebbe aumentare del 10,2% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 187,3 miliardi di dollari, grazie alla continua forza dell’e-commerce e alla crescita del business del cloud.
Un’area chiave di attenzione per gli investitori sarà la performance di Amazon Web Services. Le entrate di AWS sono aumentate del 19% nel terzo trimestre, raggiungendo 27,5 miliardi di dollari, riaffermando la leadership di Amazon nel settore del cloud computing davanti a rivali come Microsoft (NASDAQ:MSFT) Azure e Google Cloud.
Come spesso accade, le indicazioni saranno cruciali quanto i dati degli utili. Data la posizione dominante di Amazon nell’e-commerce, nella pubblicità, nel cloud computing e nella vendita al dettaglio, ci sono buone ragioni per credere che il titano tecnologico fornirà prospettive ottimistiche per i mesi a venire.
Fonte: Investing.com
Il titolo AMZN ha chiuso la seduta di venerdì a 237,68 dollari, un po’ al di sotto del massimo storico di 241,77 dollari raggiunto il 28 gennaio. Con una valutazione di 2.500 miliardi di dollari, Amazon è la quinta società di maggior valore quotata alla borsa statunitense. Le azioni sono salite dell’8,4% nel 2025.
Vale la pena notare che i modelli AI di InvestingPro assegnano ad Amazon un punteggio di salute finanziaria superiore alla media, pari a 3,2 su 5,0, sottolineando le sue forti prospettive di crescita degli utili e delle vendite.
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Da vendere: Advanced Micro Devices
Al contrario, AMD si trova di fronte a prospettive più impegnative, in quanto si prepara a comunicare i risultati del quarto trimestre questa settimana. I risultati sono attesi dopo la chiusura di martedì alle 16:15 ET e la call con l’amministratrice delegata Lisa Su è prevista per le 17:00 ET.
Il movimento previsto nel mercato delle opzioni è di circa il 9% in rialzo o in ribasso. Le azioni sono scese del 7% dopo la pubblicazione del rapporto Q3 della società a fine ottobre.
Nei tre mesi precedenti l’aggiornamento degli utili, gli analisti hanno tagliato le stime sull’EPS 30 volte, a fronte di sole quattro revisioni al rialzo. Questa tendenza al ribasso sottolinea diversi venti contrari a breve termine che potrebbero pesare sull’andamento del titolo AMD.
Fonte: InvestingPro
Wall Street prevede che AMD realizzerà un utile per azione di 1,09 dollari su un fatturato di 7,52 miliardi di dollari. Sebbene queste cifre siano rispettabili, un’analisi più approfondita del sentiment degli analisti suggerisce potenziali problemi.
Innanzitutto, AMD opera in un panorama di semiconduttori sempre più competitivo. L’azienda si scontra con Intel (NASDAQ:INTC) nel mercato delle CPU per personal computer e server e si scontra con Nvidia (NASDAQ:NVDA) nel segmento delle GPU.
Il continuo dominio di Nvidia nel settore dell’intelligenza artificiale e della tecnologia per i data center ha messo ulteriore pressione su AMD, soprattutto perché Nvidia ha ampliato la propria offerta di calcolo accelerato con le nuove CPU basate su Arm.
Tenendo conto di ciò, la CEO Lisa Su potrebbe adottare un tono cauto nella sua forward guidance, riconoscendo queste sfide a livello di settore.
Oltre all’incertezza, AMD è stata coinvolta nella recente volatilità del settore dei semiconduttori, esacerbata dalle notizie sui progressi dell’intelligenza artificiale di DeepSeek. Il sentimento degli investitori è stato scosso, in quanto gli operatori di mercato hanno rivalutato le loro posizioni nei titoli dei chip, contribuendo alla recente pressione al ribasso sul prezzo delle azioni di AMD.
Fonte: Investing.com
Il titolo AMD ha chiuso venerdì a 115,95 dollari, non lontano dal recente minimo di 52 settimane di 112,80 dollari toccato il 27 gennaio. Alla sua valutazione attuale, AMD ha una capitalizzazione di mercato di 188,2 miliardi di dollari. Le azioni, che vengono scambiate al di sotto delle loro medie mobili fondamentali, sono in calo del 4% per iniziare il nuovo anno.
Da notare che AMD ha attualmente un punteggio di salute finanziaria di InvestingPro inferiore a 2,3 su 5,0 a causa delle persistenti preoccupazioni sulla crescita delle vendite e sul flusso di cassa libero.
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Nota dell’autore: Al momento della scrittura, sono short sull’S&P 500 e sul Nasdaq 100 tramite il ProShares Short S&P 500 ETF (SH) ed il ProShares Short QQQ ETF (PSQ).
Ribilancio regolarmente il mio portafoglio di singoli titoli ed ETF sulla base di una costante valutazione del rischio sia del contesto macroeconomico che dei risultati finanziari delle società.
Nota: Le opinioni espresse in questo articolo sono esclusivamente quelle dell’autore e non devono essere considerate come consigli di investimento.
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