I verbali della riunione di gennaio della Federal Reserve americana hanno spinto leggermente al rialzo le borse di tutto il mondo. Giovedì mattina, i future sull’S&P 500 sono saliti ai massimi dal 3 dicembre e anche i future sui listini europei erano positivi. L’Eurostoxx 50 guadagnava lo 0,25%, il DAX tedesco lo 0,30% e l’SMI lo 0,25%. Solo il FTSE ha perso terreno, in calo dello 0,40% per le incertezze legate alla Brexit.
La Fed è preoccupata per il rallentamento dell’economia, non solo in Cina, ma in generale, e teme che restringere troppo la politica possa far deragliare le dinamiche attuali. La Fed non esclude la possibilità di un ulteriore rialzo del tasso d’interesse quest’anno. La sorpresa è dovuta alla sua impostazione molto più accomodante rispetto alla riduzione degli attivi di bilancio. Ora la Fed sta valutando di fare un passo indietro prima della fine dell’anno o per lo meno di smettere di ridurre gli attivi prima della fine dell’anno. Gli investitori sapevano che il bilancio non sarebbe tornato ai livelli pre-crisi, ma si aspettavano che scendesse ampiamente sotto i 3 mila miliardi di dollari. Va bene, ma visti i tassi d’interesse già bassi e il bilancio astronomico, che trucchi potrà usare la Fed in caso di crisi?