Dopo un avvio in deciso rialzo, il titolo Unicredit (MI:CRDI) inverte la rotta per riportarsi al punto di partenza.
I corsi continuano pericolosamente a stazionare al di sotto di 12.52 euro, questa situazione manterrà alte le possibilità di raggiungere il successivo target in area 11.80 euro e con quest'ultima violazione fino a 11.26 euro.
Il sostegno di lungo periodo è posizionato a quota 10.28 euro, ultimo livello che avrà il gravoso compito di impedire al titolo bancario nuovi affondi.
Recuperi fino a 14.88 euro non modificheranno la struttura ribassista; i primi e reali segnali di ripresa giungeranno solo oltre area 15.35 euro in chiusura di seduta e con tenuta settimanale per il test a 16.0 euro (1° target).
Nelle prossime settimane prestare la massima attenzione a causa di forte volatilità; per il momento il titolo è adatto a toccate e fuga (stoploss fondamentali) mentre per quanto riguarda il lungo termine (inv. cassettista) è meglio attendere tempi migliori.
Il titolo in 11 anni circa (da maggio 2007) ha ceduto oltre il 90% e gli attuali prezzi sono abbastanza lontani dalla maggior parte dei rating dele banche d'affari che vedono Unicredit oltre i 18.0 euro se non addirittura a 24.0 euro come giudicato da Goldman S. (02/08/2018).
Al momento il rating più realistico sembra essere quello di Banca Akros (02/07/2018) a 15.0 euro.