Schiacciato sotto il peso delle vendite il titolo Unicredit (MI:CRDI) cede oltre 3 punti percentuali.
I corsi si stanno avvicinando al supporto fondamentale di lungo termine a 10.28 euro la cui violazione (in particolar modo in chiusura), potrebbe permettere ai corsi di spingersi fino a 9.40 euro ed avvicinarsi così ai minimi storici.
Recuperi fino a 14.88 euro non modificheranno la struttura ribassista; i primi e reali segnali di ripresa (medio/lungo periodo) giungeranno solo oltre area 15.35 euro in chiusura di seduta e con tenuta settimanale per il test a 16.0 euro (1° target).
Negli ultimi 11 anni il titolo ha ceduto oltre il 91%, un disastro, nonostante i diversi aumenti di capitale.
Indicatori tecnici (sett.):
RSI(14)Vendere
STOCH (9,6)Ipervenduto
STOCHRSI (14)Ipervenduto
MACD(12,26)Vendere
ATR(14)meno volatilità
CCI(14)Vendere
ADX(14)Vendere
ROC Vendere
UO Vendere
Williams R: ipervenduto.
Medie mobili esponenziali:
il prezzo è collocato al di sotto di Ema20, quest’ultima è inferiore a Ema50; entrambe sono inferiori alla media mobile di periodo 200 (SMA). Secondo questa teoria è in atto l’orientamento più ribassista possibile.
Beta: 1.81
Ratio Prezzo/Utile: n/a
Eps: n/a
Range 52 settimane: 10.34 – 18.245 euro.
Rating e target price (da luglio ad oggi):
Rating più alto: Goldman S. (02/08/2018) con giudizio Selected List e target price 24.30 euro (-14.0 euro al momento).
Rating più basso: Sociètè G. (10/11/2018) con giudizio Hold e target price 12.50 euro (-2.20 euro al momento).