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Urban Air Mobility, uno sguardo al leader di settore

Pubblicato 12.08.2022, 12:51
Aggiornato 09.07.2023, 12:32
JobyAviation

è una società molto apprezzata dal pubblico retail per la sua leadership indiscutibile nello sviluppo di veicoli elettrici volanti, detti eVTOL - Electric Vertical Take Off Landing.
Tra gli investitori più importanti nella società troviamo Toyota, che possiede il 13% della società in seguito al suo investimento da 400 milioni, Intel (NASDAQ:INTC) con l’8%, Uber (NYSE:UBER) e numerosi Fondi di Private Equity e Venture Capital.

Introduzione

Joby Aviation è stata fondata nel 2009 in California da JoeBen Bevirt. 
Dal 2016 al 2021 hanno raccolto 820 milioni di dollari per finanziare lo sviluppo dei primi prototipi di eVTOL. 

Hanno deciso di quotarsi in borsa tramite SPAC ad Agosto 2021, operazione grazie alla quale hanno raccolto un 1 miliardo e mezzo grazie ad una valutazione al tempo della quotazione di 6 miliardi.
Il total funding to date eccede i 2,3 miliardi di dollari.

E’ quotata al New York Stock Exchange - NYSE:JOBY - e possiede 606 milioni di azioni in circolazione, di cui il 30% possedute da investitori retail e la restante parte divisa tra big corporation e investitori istituzionali e professionali.

Prodotti e Servizi

Joby ha operato nell’ombra per 10 anni, rilasciando informazioni dettagliate sui suoi veicoli solo a partire dal 2020.
Nel 2015 operavano già i primi modelli prototipo di piccole dimensioni, per poi passare nel 2017 a veicoli pilotati da remoto e infine nel 2019 hanno ultimato il primo prototipo commerciale.

L’obiettivo di JOBY è duplice: essere i primi a portare il primo eVTOL sul mercato e creare il proprio servizio di taxi aereo.
Questo spiega perché hanno acquisito Uber Elevate nel 2021, la sezione di Uber dedicata alla mobilità aerea che utilizza gli elicotteri.
In figura è rappresentato il prototipo che attualmente trasporta i militari della US Force.

Joby's eVTOL

I veicoli di JOBY sono pensati per decollare e atterrare nei centri urbani, dove gli spazi sono ristretti e non ci sono piste chilometriche: da qui eVTOL - electric vertical takeoff landing.
Il concetto è simile a quello degli elicotteri, ma con delle differenze:
- al posto di avere una grande elica rotante ne possiedono ben sei.
- dovendo limitare l’inquinamento acustico sono stati costruiti per essere 100 volte più silenziosi.

Hanno spazio per 4 persone più un pilota.
Sono al 100% elettrici - usano una batteria NMC 811 - e hanno un autonomia di 250km con una velocità massima di 330 km/h.

Nel 2020 Joby ha ottenuto la certificazione dalla US Force per il suo primo prototipo commerciale e all’inizio del 2022 per il secondo.
Queste certificazione stanno permettendo a JOBY di eseguire test per in ambito militare al fine di accelerare l’effettiva commercializzazione.

A maggio 2022 JOBY ha ottenuto la certificazione per uso commerciale dei propri veicoli dalla Federal Aviation Administration. 
Prima di poter prestare il servizio di taxi volante servono altre 2 certificazioni:
- safety requirements standard
- mass production certification

JOBY si aspetta di ottenerle ed essere operativa nel 2024.


Financials

A fine 2021 JOBY ovviamente non aveva ricavi.
Come abbiamo detto, ambiscono a partire nel 2024 e dal 2025 - se così sarà - si vedranno i primi ricavi sostanziali.

Tra i clienti interessati spiccano le compagnie aeree, che dovrebbero costituire circa un terzo del totale e a cui JOBY concederebbe in leasing i suoi veicoli.
Troviamo anche i militari, che comporranno una certa fetta dei ricavi fino a che il servizio di taxi non sarà scalato in maniera consistente nei centri urbani.

L’azienda ha chiuso il 2021 con una perdita di 180 milioni di dollari e si prevedono uscite di cassa per 316 milioni di dollari nel 2022, 440 milioni nel 2023 e 540 milioni nel 2024.
Il 75% delle spese operative sono in ricerca e sviluppo, in cui sono contabilizzati tutti i costi che l’azienda sostiene per fare i test, costruire i prototipi e pagare gli ingegneri.
Le disponibilità liquide attuali sono di 1,2 miliardi e basteranno a detta della società per ultimare i test e finanziare la fase iniziale di commercializzazione - a patto che riusciranno ad ottenere le certificazioni nei tempi promessi.

Servirà un nuovo fund raising nella seconda metà del 2023 di almeno 500 milioni di tramite emissione di nuove azioni.
Niente di eccessivo, ma nemmeno da trascurare. In ogni caso l’azienda non ha fornito ulteriori specificazioni in merito.
Non dovrebbe essere a debito a meno che non brucino le tappe e ottengano prima i permessi necessari 

Outlook e considerazioni

L’azienda ci piace per i seguenti punti:

- ha il first-mover advantage essendo l’unica per ora in grado di ottenere la part-135 certification dalla FAA  e possiede due prototipi già autorizzati che effettuano test di volo con la US Air Force

- ha acquistato Uber Elevate che le ha dato la possibilità di accedere a tutto quello che Uber aveva già creato a livello di software/piattaforma.
La divisione Elevate era valutata valutata 24 milioni, ma JOBY pagato 34 milioni per via dell’Avviamento di 10 milioni. Acquisizione un po’ cara ma ne capiamo l’importanza strategica siccome si integra con la piattaforma base di Uber

- il TAM nel lungo periodo è enorme, si prevede 1 triliardo di dollari per il 2040.

Tuttavia notiamo delle grosse problematiche:

- Le spese sono alte e ciò li costringerà a tornare al più tra un anno e mezzo sul mercato dei capitali.
Preferiremmo vedere almeno 2 anni di sopravvivenza con il cash attuale vista l’incertezza nel breve periodo riguardo l’economia mondiale e la difficoltà di trovare investitori ad un buon prezzo per la società.

- Secondo fonti autorevoli la FAA sta rivedendo il processo di approvazione per gli eVTOL. Ciò non cancella ciò che JOBY ha ottenuto finora, ma potrebbe rendere più complicato e lungo ottenere le 2 certificazioni mancanti.
Tuttavia c’è l’altro lato della medaglia: JOBY potrebbe capitalizzare su questo cambiamento perché i competitors impiegheranno più tempo per ottenere quello che lei hai già. Sarebbe uno sviluppo negativo nel breve periodo per il prezzo delle azioni, ma possibilmente positivo per l’azienda nel lungo periodo.

- il costo per una corsa di 30 chilometri sarà di almeno 70/80$, se su una lunga distanza potrebbe essere competitivo, per le corse intraurbane l’utilizzo degli eVTOL non sarà immediato per via dei prezzi inizialmente alti. Tuttavia ci saranno grandi margini di miglioramento. La criticità sta nel fatto che il TAM si espanderà sostanzialmente a partire dal 2027/28. Nell'equazione bisogna considerare il time-value dei propri risparmi. 

Nel complesso l'Electric Urban Air Mobility ha dei vantaggi non indifferenti:

- decongestiona il traffico nelle città, diventato un problema nelle metropoli più affollate

- è un mezzo di trasporto rapido e con un basso impatto ambientale
il prezzo nel lungo termine diventerà accessibile alla maggioranza delle persone

Nel complesso l’azienda è interessante, ma i fattori di rischio sono ancora troppo alti e per filosofia non investiamo in azienda che non fanno ancora ricavi.
Inoltre il business model ha delle criticità come tutte le società di ride-sharing. Qua la situazione è diversa perché le barriere all’ingresso sono più alte, ma la differenziazione rimarrà bassa e questo potrebbe essere un problema.  

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