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USA, UK e Francia attaccano la Siria, ma per ora i mercati resistono...

Pubblicato 16.04.2018, 09:43
Aggiornato 09.07.2023, 12:32

Buongiorno ai Lettori di Investing.com.

Stati Uniti, Francia e Regno Unito: questo il “triumvirato” che nel fine settimana ha bombardato presunti obbiettivi sensibili in Siria. Le tensioni geopolitiche, ovviamente, crescono a dismisura in modo particolare tra le superpotenze occidentali, Russia e Iran.

A livello di mercati ci si poteva aspettare un immediato spostamento di liquidità verso asset rifugio, ma forse le dichiarazioni successive all’intervento, il gioco delle parti tra conferme e smentite sulla riuscita dell’operazione mirata, hanno mitigato l'impatto sui mercati.

Per il momento c’è cautela, questo è evidente, ma sostanziale stabilità delle quotazioni.

Addirittura i futures USA, relativamente agli indici, hanno aperto la sessione asiatica in gap up per poi ripiegare parzialmente.

Va detto che lo Yen si è leggermente rafforzato, ma non è stato seguito dall’Oro mentre i rendimenti obbligazionari sono leggermente più alti.

Possiamo dire che gli investitori e i traders hanno tirato un sospiro di sollievo, almeno per ora, perché la situazione poteva evolvere in maniera peggiore.

Mai abbassare la guardia comunque, perché le tensioni geopolitiche potrebbero accelerare e allora sì che si osserverebbero movimenti imprevedibili. La reazione odierna è stata contenuta, quasi impercettibile, ma per quanto tempo durerà?

Wall Street chiudeva la sessione di venerdì in territorio negativo, con lo SP 500 -0,2% a 2656 punti, mentre la sessione asiatica ha visto il Nikkei positivo a + 0,3%.

Gli europei hanno aperto al rialzo, ma s’intravede già un tentativo di correzione.

Interessante anche la reazione altalenante delle materie prime, con l'oro in calo di $1, anche il Petrolio è in calo dopo il recente rally proprio dettato dalle tensioni in Medio Oriente.

Il calendario economico odierno proporrà alcuni interessantissimi appuntamenti. In mattinata non avremo nulla di particolare, mentre alle 14:30 verrà rilasciato il dato sulle vendite al dettaglio negli Stati Uniti (escluse le automobili) per le quali si prevede una crescita dello 0,2% (+ 0,2% lo scorso mese). L' Empire State Manufacturing (New York Fed) dovrebbe confermare un dato rilevante pari a 19.8, seppur leggermente più basso rispetto al 22.5 del mese scorso. L'indice del mercato immobiliare NAHB verrà pubblicato alle 15:00 e si prevede un aumento di 1 punto: 71 contro i 70 del mese scorso.

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