Nelle elezioni giapponesi che erano in programma nel corso del week-end la coalizione di governo guidata da Shinzo Abe ha conquistato una vittoria netta e chiara, andando in questo modo a confermare l’attuale assetto sia in termini politici che nella politica monetaria della Bank of Japan.
Proprio in virtù di quest’ultima lo Yen ha quindi aperto le contrattazioni domenica sera andando immediatamente ad indebolirsi nei confronti del Dollaro, registrando un gap rialzista che ha portato il prezzo a rivedere i livelli massimi degli ultimi mesi.
Anche se un indebolimento della moneta come quello visto questa notte potrebbe fare pensare che il mercato non abbia gradito l’esito elettorale, in realtà non è cosi.
Il motivo della svalutazione dello Yen è infatti ricollegabile al fatto che la vittoria di Abe implichi continuità nelle politiche monetarie giapponesi, politiche che di conseguenza continuano ad essere assolutamente di stampo ultra-espansivo e tendono quindi a pesare sulla valuta di riferimento.
In virtù di ciò quindi il mercato ha ritenuto che la Bank of Japan continui il suo approccio ultra-espansivo in termini di politica monetaria il che certamente non favorisce lo Yen.
Ipotizzando quindi la continuazione dell’indebolimento dello Yen nel breve periodo, gli analisti grafici registrano come interessante il livello di supporto posto in area 113,20, supporto molto ben visibile se concentriamo la nostra attenzione sul grafico con time-frame h4 in quanto per ben tre volte aveva rappresentato una solida resistenza nel corso delle ultime settimane.
Proprio come da manuale di analisi tecnica, la ex-resistenza potrebbe ora rappresentare un supporto ed è proprio questo che si vuole verificare.
Se infatti il mercato ritenesse che l’esisto elettorale dovesse avere un impatto duraturo in termini di indebolimento sullo Yen, allora molto probabilmente 113,20 sarebbe proprio il livello di prezzo intorno al quale molti operatori potrebbero decidere di tornare a comprare il cambio USD/JPY andando cosi a determinare l’effettiva presenza del supporto indicato.
Se al contrario la quotazione dovesse scendere fino ad attestarsi sotto 113,20 sarebbe un chiaro e inequivocabile segnale che il il gap rialzista post-elezioni si sarebbe trattato solamente di un fenomeno passeggero e senza un reale impatto sui fondamentali. Possiamo quindi concludere che 113,20 rappresenti un vero e proprio punto chiave per UsdJpy in quanto livello grafico di grande utilità per misurare l’impatto delle elezioni giapponesi sul cambio UsdJpy.
Sul fronte USA, come spiegato nell'analisi del 19 ottobre, ricordiamo che si sta ancora decidendo il nome del prossimo governatore della Federal Reserve che salirà in carica dal prossimo febbraio. La cosa sta creando incertezza sul mercato e gli operatori sperano che chiunque verrà nominato possa dare continuità alle politiche monetarie adottate degli ultimi 9 anni.
Questa sarà poi una settimana potenzialmente molto interessante anche per l’Euro in quanto giovedì 26 ottobre è in programma l’appuntamento con la Banca Centrale Europea e a tal proposito vi è molta attesa per capire quali saranno i dettagli relativi ai piani di uscita dalle attuali politiche monetarie ultra-espansive che stanno programmando a Francoforte.
Alessandro Bonetti
Analyst - FxPro