Nelle ultime 24 ore, l'EUR è diminuito dello 0,31% rispetto all'USD e ha chiuso a 1,2368, dopo che il presidente della Banca centrale europea (BCE), Mario Draghi ha moderato le aspettative che la banca centrale potesse normalizzare la sua politica monetaria prima del fine anno.
Il capo della BCE ha dichiarato che i responsabili delle politiche, attendono di vedere ulteriori prove del fatto che le dinamiche inflazionistiche si muovano nella giusta direzione, al fine di porre fine alle politiche monetarie espansive della banca centrale.
Sul fronte economico, la produzione industriale destagionalizzata della zona euro si è ridotta più del previsto, dell'1% su base mensile a gennaio, scendendo per la prima volta in 4 mesi.
Separatamente, l'indice dei prezzi al consumo della Germania (CPI) è salito dell'1,4% a febbraio, raggiungendo la stampa preliminare.
Il dollaro americano è sceso contro la maggior parte delle valute, dopo un calo inaspettato delle vendite al dettaglio negli Stati Uniti, i dati hanno indicato che le vendite al dettaglio anticipate hanno registrato un calo imprevisto dello 0,1% su base mensile a febbraio.
D'altro canto, l'indice dei prezzi alla produzione (PPI) della nazione è cresciuto del 2,8% su base annua a febbraio, soddisfacendo le aspettative del mercato, nel mese precedente, il PPI era salito del 2,7%.
I principali benchmark statunitensi sono finiti in ribasso, l'indice S&P 500 ha perso lo 0,6 percento per finire a 2749,48, la media industriale Dow Jones ha perso l'1 percento a 24.758,12. Il composito Nasdaq è sceso dello 0,2 percento a 7.496,81.
Oggi gli investitori saranno attenti alle iniziali richieste di disoccupazione degli Stati Uniti, seguite dal sondaggio sulla produzione della Fed di Filadelfia e all'indice del mercato immobiliare NAHB, entrambi per marzo, che dovrebbero essere rilasciati nel corso della giornata.
La previsione precedente non e una guida diretta alle citazioni, ma solo un suggerimento.