Va in porto la vendita di asset per 2,4 miliardi.
La francese Veolia Environnement (EPA:VIE) ha ottenuto giovedì 3 novembre il via libera dell’autorità britannica per la concorrenza all’acquisizione delle attività del gruppo Suez in Gran Bretagna. Era l’ultimo tassello regolamentare che mancava alla Ceo Estelle Brachlianoff per chiudere il lungo processo di acquisizione del gruppo Suez, partito nel 2021 con un’Opa da 13,1 miliardi di euro.
Per avere il benestare della Competition and Markets Authority inglese (CMA) Veolia ha dovuto cedere tutte le attività di Suez che riguardano la gestione dei rifiuti. Ad acquistarle è l’australiana Macquarie che lo scorso agosto ha firmato un contratto per 2,4 miliardi di euro. La vendita a Macquarie restava tuttavia soggetta all’approvazione da parte della Cma, che solo oggi ha dato il via libera.
In una Borsa parigina che perde lo 0,7%, il titolo Veolia scende dell’1,8% a 22,29 euro. La generale debolezza del comparto utility non risparmia il nuovo leader mondiale nella gestione dei rifiuti e dell’acqua, che quest’anno dovrebbe raggiungere un fatturato di 39,3 miliardi di euro, dai 28,5 miliardi del 2021. I dipendenti sono saliti a 230mila da 180mila.
Leader mondiale dei rifiuti e della gestione dell’acqua.
I ricavi sono così suddiviso per attività:
- servizi di pulizia (39,4%; N. 1 a livello mondiale): manutenzione di spazi pubblici, pulizia e manutenzione di siti industriali, decontaminazione del suolo, raccolta e riciclaggio di materiali, valutazione e trattamento dei rifiuti mediante compostaggio, incenerimento e stoccaggio;
- servizi legati all'acqua (37,8%; N. 1 a livello mondiale): distribuzione di acqua potabile, ingegneria, progettazione e costruzione di impianti di trattamento delle acque;
- servizi energetici (22,8%; Dalkia; N. 1 in Europa): gestione delegata di reti urbane di riscaldamento e condizionamento, gestione di impianti di riscaldamento, progettazione, costruzione e manutenzione di impianti.
Nasce il brand PlastiLoop per il riciclo della plastica.
Sempre oggi Veolia ha annunciato un nuovo investimento ad Abu Dhabi dove ha acquistato due impianti per la gestione dei rifiuti pericolosi all’interno della raffineria Al Ruways del gruppo AdnOc. Si tratta di impianti in grado di trattare circa 70mila tonnellate all’anno di rifiuti pericolosi, per buona parte prodotti da AdnOc, che a Al Ruways gestisce la più grande raffineria del Medio Oriente.
Nella gestione dei rifiuti Veolia ha appena lanciato il nuovo brand PlastiLoop che va a etichettare l’attività di raccolta e riciclo della plastica, dove il gruppo francese è leader mondiale con 37 impianti sparsi in tutto il mondo che nel 2021 hanno prodotto complessivamente 476mila tonnellate di polimeri riciclati. L’obiettivo del gruppo, ha detto la Ceo Brachlianoff, è arrivare a produrre 610mila tonnellate di resine riciclate entro la fine del 29023.
Il giudizio degli analisti.
Veolia realizza il 21% dei ricavi in Francia, il 25% in Europa, l’8,5% in Gran Bretagna, il 7,5% in Asia e il 6,3% in Nord America.
Al prezzo attuale di 22,29 euro, Veolia capitalizza 15,4 miliardi di euro. La società tratta a un multiplo P/E 2023 di 11,5 volte. Dall’inizio dell’anno il titolo è sceso del 31%.
Fra i 15 analisti che coprono il titolo, nove raccomandano di comprare le azioni e solo uno di vendere. La media dei target price è 30 euro, un prezzo che implica un potenziale di rivalutazione (upside) del 32%.
Il futuro nella desalinizzazione.
Il 19 ottobre Morgan Stanley (NYSE:MS) ha alzato la raccomandazione a Overweight (sovrappesare in portafoglio) da Equal Weight ponendo nel report un accento particolare sull’importanza crescente che avrà in futuro l’attività di gestione delle acque. In un mondo dove aumentano le zone esposte alla siccità e l’acqua diventa sempre più importante, il know how di Veolia nella desalinizzazione sarà sempre più richiesto. In un recente articolo su Investorplace, Larry Ramer afferma che per gli investitori il modo migliore per sfruttare l'imminente boom della desalinizzazione è acquistare le azioni Veolia. Il gruppo francese oggi è il leader mondiale della desalinizzazione con una capacità di trattamento totale di circa 13 milioni di metri cubi di acqua al giorno in più di 2.300 siti in 108 Paesi del mondo.