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Verde 21: il design incontra il fotovoltaico

Pubblicato 21.10.2020, 15:30
Aggiornato 12.03.2019, 08:00

Ricevere la spinta dell’equity crowdfunding per commercializzare su larga scala un nuovo concetto di fotovoltaico e accorciare i tempi del progetto di sbarco sul listino azionario. Sono queste le intenzioni di Verde21, società titolare di diversi brevetti che punta a raccogliere 900 mila euro (target minimo di 200 mila) attraverso la piattaforma Extrafunding.

Le sue macchine propongono un modo nuovo di produrre energia attraverso la luce solare: “Noi proponiamo il cosiddetto fotovoltaico tridimensionale”, racconta a Websim Amerigo Della Pina, presidente e cofondatore, “i nostri pannelli hanno più volume dei normali pannelli rettangolari. Questo migliora significativamente l’efficienza nella produzione di energia. È un concetto che ci ha insegnato la natura stessa con le piante, i collettori di energia per eccellenza, che infatti occupano più spazio per raccogliere la luce del sole a tutte le ore del giorno”.

Dynamo, così si chiama il sistema energetico clean-tech multi-sorgente brevettato dall’azienda, riproduce infatti il design dei solidi Platonici e la natura tridimensionale presente nella biosfera per ottimizzare la conversione dell’energia solare, garantendo una maggiore produzione di elettricità e il suo miglior autoconsumo, sia in condizioni atmosferiche ottimali, che in situazioni di scarso irraggiamento, cielo nuvoloso o zone d’ombra. “È importante avere efficienza non solo durante il picco tra le 12 e le 2”, prosegue il presidente, “bisogna produrre sempre energia per sostenere l’autoconsumo degli edifici. Rispetto al fotovoltaico tradizionale, noi riusciamo a produrre un flusso di energia più costante dall’alba al tramonto e durante tutto l’anno”.

Verde 21 è nata all’inizio nel 2013 per mano di Della Pina, del professore di ingegneria energetica al Politecnico di Torino, Marco Simonetti, e di Simone Olivetti, attuale direttore finanziario. Inizialmente, l’azienda proponeva impianti geotermici integrati con il fotovoltaico. Questa prima fase ha prodotto le competenze per arrivare a progettare Dynamo. Alla fine del 2017 è andata in porto la prima campagna di equity crowdfunding, funzionale alla prima parte progettuale, con l’installazione di alcune macchine in vari punti d’Italia. Ora che il prodotto è stato ottimizzato, la nuova campagna farà da volano alla commercializzazione del prodotto. “Abbiamo già un partner industriale che è l’azienda Gualini di Bergamo”, spiega Della Pina, “i vetri, realizzati con il classico silicio monocristallino, vengono prodotti in Cina e assemblati a Bergamo”.

I fondatori puntano all’estero, tra Europa, Usa, Cina, India e altri mercati minori. “Siamo già attrezzati per la commercializzazione all’estero, dove abbiamo già la nostra rete di fornitori”, sottolinea Della Pina. Il mercato italiano in questo momento risulta comunque essere molto interessante per l’incentivo fiscale dell’ecobonus al 110%: “Le nostre macchine, integrate con le pompe di calore, godono tutte dell’incentivo. Il legislatore ha sposato in pieno il nostro concetto di integrazione energetica. L’ecobonus ha l’obiettivo di massimizzare l’autoconsumo di energia e le nostre macchine vanno proprio in questo senso”.
Le risorse della campagna di equity crowdfunding, inoltre, finanzieranno l’acquisto di una macchina di industria 4.0 che faciliterà la produzione dei pannelli fotovoltaici.

L’azienda, che gode dello status di PMI Innovativa, profila agli investitori una exit su un arco temporale di 5 anni. “Nei nostri piani lo sbocco finale avverrà con la quotazione in Borsa”, conclude il presidente di Verde 21, “Non abbiamo ancora deciso se in Italia o all’estero, ma sicuramente sarà in Europa”.

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