Utile operativo al 9,3% dei ricavi
Volkswagen (ETR:VOWG) ha chiuso il primo trimestre con risultati di vendita superiori alle attese degli analisti nonostante il drastico calo delle consegne in Cina, primo mercato del costruttore tedesco. Grazie al forte incremento delle vendite in Europa e negli Stati Uniti, i ricavi sono saliti a 76,2 miliardi di euro, con un incremento del 22% sul primo trimestre del 2022. Il risultato operativo (Ebit), rettificato per tenere conto degli effetti della politica di copertura delle materie prime, è stato di 7,1 miliardi di euro, pari al 9,3% del fatturato.
La società ha ribadito gli obiettivi per l’intero anno 2023 in cui punta a realizzare un aumento dei ricavi compreso fra il 10% e il 15% e un utile operativo che dovrebbe attestarsi fra il 7,5% e l’8,5% del fatturato.
Più prudente, il consensus degli analisti stima che la società chiuderà il 2023 con un fatturato di 299 miliardi di euro (+7,2%), un margine operativo del 7,4% (in calo dal 7,9% del 2022) e un utile netto di 15,6 miliardi (+5,4%).
La media dei target price degli analisti è 164 euro
Dopo la diffusione dei risultati alla Borsa di Francoforte il titolo è poco mosso a 124,8 euro. La media dei target price degli analisti è 164 euro (upside del 32%).
Nel trimestre il numero delle auto vendute è salito del 7,5%. Forte l’incremento delle consegne di auto elettriche (BEV), aumentate del 42% rispetto al primo trimestre 2022 a 141.000 veicoli, pari al 7% del totale delle auto vendute.
Volkswagen prevede un aumento della concorrenza nel corso dell'anno con l'allentamento delle strozzature delle catena di fornitura e il rilancio del mercato cinese delle auto elettriche. Di fronte all’aggressiva politica commerciale di Tesla (NASDAQ:TSLA) che ha realizzato una forte riduzione dei prezzi, la Casa tedesca, secondo produttore mondiale di auto, ha precisato che la sua strategia privilegia la redditività rispetto ai volumi, anche se “lotta per mantenere la quota di mercato”.
In Cina le vendite sono scese del 14,5%
In Cina le vendite sono diminuite del 14,5% e il direttore finanziario Arno Antlitz ha riconosciuto che nei veicoli elettrici Volkswagen deve impegnarsi per recuperare il ritardo rispetto ad alcuni concorrenti cinesi. "La concorrenza si intensificherà con più chip e più disponibilità", ha dichiarato Antlitz in una conferenza stampa dopo i risultati.
Alla domanda su come Volkswagen intende reagire di fronte ai concorrenti che tagliano i prezzi di vendita, il direttore finanziario ha detto: “Il nostro impegno è sulla qualità del nostro business, più che sui volumi. E questo è particolarmente vero per gli EV, dove non vogliamo perdere di vista l’obiettivo della parità dei margini”. L’obiettivo dichiarato della Casa è di avere con le auto a motore termico gli stessi margini delle auto elettriche, anche se le EV sono più costose da produrre a causa del costo delle materie prime.
In Cina problemi di software. Il gruppo punta sugli Usa
Volkswagen sta anche affrontando diverse difficoltà interne, legate al calo di vendite in Cina. Il Ceo Oliver Blume, da meno di un anno al timone del gruppo, si è recato più volte in Cina per vagliare le possibili soluzioni ai problemi di software di alcuni modelli Volkswagen che hanno scoraggiato gli acquirenti. Nel primo trimestre le vendite di auto elettriche del produttore locale Byd hanno superato quelle del gruppo tedesco.
Per ridurre la dipendenza dal suo principale mercato, Volkswagen ha intensificato le iniziative per guadagnare quote di mercato negli Stati Uniti. L'azienda ha in programma la costruzione di un nuovo stabilimento nella Carolina del Sud per la produzione di camion e SUV elettrici con il nome Scout e sta investendo 4,8 miliardi di euro per costruire un impianto di batterie in Canada, il primo al di fuori dell'Europa.