L’ultimo aggiornamento 13F parla chiaro: Warren Buffett continua a vendere. In particolare, i sell questa volta si sono concentrati su:
Bank of America Corp (NYSE:BAC): 117.449.720 azioni vendute (-14,72%) e un impatto del -1,75% sul portafoglio
Citigroup Inc (NYSE:C): 40.605.295 azioni vendute, (-73,5%) e un impatto del -0,96% sul portafoglio
Inoltre, l’Oracolo di Omaha ha azzerato la propria posizione su SPDR S&P 500 UCITS ETF (BIT:SPY5) e Vanguard S&P 500 ETF (NYSE:VOO). Una mossa non di grande rilevanza sul piano quantitativo ma comunque importante su quello simbolico.
Biggest Sell di Buffett
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E mentre tutti sottolineano l’avversione al rischio che sta mostrando Buffett in questo determinato periodo storico, forse è il caso di concentrarsi anche sulle sue scommesse, per cercare di capire dove l’investitore value per eccellenza vede valore in un contesto dominato dall’incertezza.
Su chi punta Buffett nell’ultimo aggiornamento 13F
In particolare, tra le principali operazioni in entrata c’è l’aumento dell’esposizione in:
- Domino’s Pizza (NYSE:DPZ): 1.104.744 azioni comprate (+86,49%), con un impatto dello 0,17% sul portafoglio
- Occidental Petroleum Corporation (NYSE:OXY): 8.896.890 azioni comprate (+3,49%), con un impatto dello 0,16% sul portafoglio
La new entry di Buffett
Ma la novità più importante è senza dubbio l’ultimo ingresso nel portafoglio della Berkshire Hathaway, ovvero Constellation Brands (NYSE:STZ). Buffett ha messo le mani sul titolo acquistando 5.624.324 azioni. La posizione rappresenta ora lo 0,5% del portafoglio con un valore totale di 1,24 miliardi di dollari.
Biggest Buy di Buffett
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Ma di che si tratta?
Constellation Brands, azienda leader nel settore delle bevande alcoliche, domina il mercato della birra importata negli Stati Uniti con il suo portafoglio di marchi di birra messicana di alta qualità, mantenendo anche una presenza nel segmento dei vini e degli alcolici.
Dividendi in crescita negli ultimi 10 anni
L’azienda dimostra una significativa forza nella sua divisione birra, con marchi di punta come Modelo Especial che mostrano una crescita dell’11% e Pacifico che ha ottenuto un impressionante aumento del 21% nelle recenti performance. La strategia di premiumization di Constellation e i costanti guadagni di quote di mercato sono stati supportati da una solida generazione di free cash flow, prevista a 1,6-1,8 miliardi di dollari per l’anno fiscale 2025, che ha consentito una serie decennale di aumenti dei dividendi a un tasso di crescita del 13,5%.
Le difficoltà attuali, tra dazi e studi contro gli alcolici
Tuttavia, la società si trova a combattere con venti avversi, in particolare a causa del possibile impatto dei dazi che il presidente americano, Donald Trump, vuole imporre sulle importazioni messicane.
Secondo gli analisti, una tariffa pari al 25% su questi beni, potrebbe ridurre gli utili per azione dell’esercizio 2026 di 3,00- 3,75 dollari se mantenuta per tutto l’anno.
Inoltre, l’azienda deve affrontare la crescente concorrenza nel segmento della birra d’importazione messicana e le sfide che coinvolgono tutto il settore, tra cui i rischi normativi evidenziati dai recenti report del Surgeon General sui casi di cancro legati al consumo di alcolici.
Una trimestrale deludente
Difficoltà che si sono trasformate nei numeri deludenti dell’ultima trimestrale, in cui Constellation Brands ha registrato un EPS di 3,25 dollari inferiore alle stime di consenso di 3,31 dollari. Per questo, l’azienda ha dovuto rivedere al ribasso la propria guidance per l’anno fiscale 2025, prevedendo ora un EPS compreso tra 13,40 e 13,80 dollari, rispetto al precedente intervallo di 13,60-13,80 dollari.
Fonte: InvestingPro
E così che il sentiment sul titolo è peggiorato ultimamente.
In particolare, il grafico sopra mostra il trend degli analisti nelle previsioni sugli utili per azione (EPS) per Constellation Brands per il prossimo trimestre. Negli ultimi 12 mesi, gli esperti hanno ridotto le aspettative sugli EPS di questo trimestre del -4,8%, da $2,44 per azione a $2,32 per azione. Con l’azienda che riporterà gli utili per la data prevista per Q4, 2025, il 3 aprile 2025.
Ma in generale i broker restano divisi sulle prospettive del titolo. Alcuni, come Piper Sandler (neutrale e target price a 200 dollari), hanno deciso di declassarne il rating, mentre altri, come RBC Capital Markets (comprare e target price a 308 dollari), mantengono una visione più ottimistica.
Fair Value e Target Price di Constellation Brands
Andando ad analizzare il titolo prima dell’apertura dei mercati il 18 febbraio 2025 (spoiler: le cose potrebbero cambiare in fretta!) le azioni di Constellation Brands sono sottovalutate secondo il Fair Value di InvestingPro, con un potenziale di rialzo del 17,7% rispetto ai 162,94 dollari della chiusura del 17 febbraio.
Dati al 17 febbraio ’25. Fonte: InvestingPro
Ancora più ottimisti i 24 analisti che coprono il titolo, fissando il target price in media a 243,80 dollari per azione.
Le idee di Buffett non invecchiano mai
In tutto questo, però, si è inserito Buffett e, mentre si scrive, il titolo è già balzato del +8,41% nel pre-market Usa oggi, salendo a 176,5 dollari per azione. Insomma, nonostante i suoi 94 anni le idee dell’Oracolo di Omaha sembrano non invecchiare mai.
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