Gentili Lettori di Investing.com,di seguito una breve sintesi degli elementi salienti della riunione odierna della Federal Reserve.
- La Federal Reserve, come da aspettative, ha mantenuto i tassi d'interesse invariati al 1,25% ed a partire da Ottobre, procederà alla riduzione del proprio bilancio molto gradualmente, attraverso la vendita sul mercato di 10 miliardi di dollari di strumenti finanziari (titoli di stato e RMBS) al mese, raddoppiando tale quantità ogni trimestre.
- Il comitato direttivo (FOMC) prevede (12 su 16 membri) un ulteriore rialzo del costo del danaro nel 2017 (Dicembre) ed ulteriori TRE rialzi dei tassi d'interesse dello 0,25% nel 2018 tali da portare il costo del denaro all'1,50% a fine anno ed al 2,25% a fine 2018, ed ulteriori DUE rialzi nel 2019, riducendo pertanto la stima dei rialzi del costo del denaro per i prossimi due anni ma mantenendo in piedi la concreta possibilità di un ulteriore rialzo per il 2017.
- Il tasso di inflazione è previsto pari al 1,5% per il 2017 (dal +1,7% previsto a Giugno) e dal 2% al 1,9% nel 2018.
- Janet Yellen stima come transitori e di scarso impatto sulla crescita economica, gli effetti devastanti dei recenti uragani Harvey, Irma e Maria.
- Janet Yellen ha notato ulteriori progressi nell'occupazione ma scarsi progressi nella crescita dell'inflazione verso il target del 2% annuo "a causa di fattori transitori" (la cosiddetta core inflation cioè quella calcolata escludendo energia e prodotti alimentari notoriamente volatili è stata pari al 1,4% ) ed un'economia USA complessivamente in crescita moderata nonostante la produttività per unità di lavoro sia ancora modesta; la proiezione media dell'inflazione futura è stata comunque (vedasi sopra) rivista al ribasso.
- Il tasso di disoccupazione è previsto stabile sul livello del 4,3% nel 2017 ed in ulteriore calo (4%) nel biennio 2018 - 2019
- La FED, mantiene, nonostante un comunicato ben più aggressivo delle previsioni in un'ottica di rialzo del costo del denaro nel breve periodo, aperta la possibilità di ridurre le stime di rialzo dei tassi d'interesse, in caso di cambiamenti peggiorativi dello scenario economico attuale.
REAZIONE DEI MERCATI
- USD in marcato rafforzamento con il DOLLAR INDEX in rialzo del +0,70% al livello di 92,23 (€/$ 1,1894 vale a dire -0,8% nella giornata odierna). A cascata, Euro in vistoso calo nei confronti delle principali controparti valutarie (-0,60% vs GBP e -0,50% vs JPY).
- Indici azionari americani moderatamente in territorio negativo durante la conferenza stampa (Dow Jones -0,20%; S&P500 -0,30%; Nasdaq 100 -0,7%) a causa del tono inaspettatamente hawkish (aggressivo/restrittivo) di Janet Yellen; settore finanziario in rialzo e utilities in calo.
- Materie prime (e soprattutto i metalli preziosi) in ritracciamento (Oro -0,50% ; Argento -1,10%) a causa del deciso rafforzamento del USD.
- Notevoli vendite sui Treasuries americani e pertanto rendimenti in rialzo ( i titoli a due anni offrono in questo momento un rendimento del 1,434% in rialzo dal 1,38% di inizio seduta mentre i titoli a dieci anni il 2,27% dal minimo odierno del 2,20% ).