Eni SpA (ENI)

quando la finirete di inneggiare ad ogni centesimo di rialzo forse eni tornerà ad 11. il titolo é fermo, marcia sullo stesso mattone da mesi. non ci si deve neanche demoralizzare: non si giudica una impresa da come va in borsa, é il futuro che conta. insomma non ci sono motivi per celebrare e entusiasmarsi ma neanche per buttarsi giù. la situazione é sempre quella: i fondi rifiutano i titoli petroliferi. anzi ora pensano a sanzioni per quelli che bleffano, quelli che si fanno chiamare fondi esg e poi si mettono dentro titoli che non lo sono in maniera completa. eni ci sta lavorando ma ci vorrà del tempo. ieri ne ho parlato qui e quello che ha risposto mi é sembrato convinto che cio' che decide l'america in materia di energia sia ineluttabile, sottovalutando gli avversari cina e russia. ma biden é debole in questo momento in tutti i sensi, anche nella strategia programmatica di incentivare le energie pulite. già avere chiesto all’opec più petrolio é segnale di contraddizione e di debolezza, il prezzo del petrolio sopra 70$ é un’altra debolezza, essere stato costretto da un tribunale ad aprire più di 320 km2 nel golfo del messico all’esplorazione di gas e petrolio é ancora una debolezza duramente criticata dagli ambietalisti. e mi fermo qui. e poi non dimentichiamo che prima di lui un presidente, negazionista sui cambiamenti climatici dovuti ai fossili, se ne é uscito dall’accordo di parigi sul clima e questo presidente potrebbe anche tornare. conclusione: nessuna ineluttabilità nella politica energetica americana, tutto cambia ed evolve. per quanto riguarda la seduta di oggi il clima, per restare nell'argomento, sembra indeciso, forse si va verso una seduta di digestione. d’altra parte siamo in attesa nel fine settimana dei dati sulla creazione dei posti di lavoro us nel mese di agosto. molto osservati dalla fed e dai mercati per cercare di intravedere quando arriverà l’ora del tapering