Investing.com - I futures del greggio sono in salita questo giovedì, dal momento che gli investitori sono tornati sui mercati alla ricerca di valutazioni più economiche dopo il crollo di oltre il 7% segnato nelle ultime due sedute.
Sul New York Mercantile Exchange, il greggio con consegna a marzo subisce un’impennata di 1,25 dollari, o del 2,55%, al massimo giornaliero di 50,10 dollari al barile, prima di attestarsi a 49,95 dollari negli scambi della mattinata europea, su di 1,10 dollari, o del 2,26%.
Ieri, i futures del greggio scambiati sulla borsa di New York sono crollati di 1,18 dollari, o del 2,36% a 48,84 dollari dopo i dati che hanno mostrato che le scorte statunitensi sono salite al massimo storico la scorsa settimana, alimentando i timori per l’eccesso di scorte.
La U.S. Energy Information Administration ha dichiarato che le scorte di greggio statunitensi sono aumentate di 4,9 milioni di barili la scorsa settimana, contro le aspettative di un incremento di 3,8 milioni di barili.
Le scorte totali di greggio USA ammontano a 417,9 milioni di barili, il massimo mai registrato dall’inizio delle rilevazioni, nell’agosto del 1982.
Sull’ICE Futures Exchange di Londra, il greggio Brent con consegna ad aprile subisce un’impennata di 1,14 dollari, o del 2,03%, a 57,06 dollari al barile, dopo l’impennata di 1,34 dollari, o del 2,4%, al massimo della seduta di 57,26 dollari.
Ieri, il greggio Brent scambiato sulla borsa di Londra è crollato di 1,57 dollari, o del 2,73%, a 55,92 dollari.
Negli ultimi mesi, il prezzo del greggio è crollato per via della decisione dell’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio di non tagliare la produzione, mentre negli Stati Uniti si è registrata la produzione più alta degli ultimi tre decenni, causando un eccesso delle scorte globali.
Il sentimento dei mercati è rimasto sottotono dopo che le trattative tra i funzionari della Grecia e dell’Unione Europea si sono concluse senza un accordo, sebbene entrambe le parti abbiano dichiarato che c’è ancora speranza di raggiungere un compromesso. Per lunedì è previsto un nuovo vertice.
L’attuale piano di salvataggio della Grecia scadrà il 28 febbraio ed il nuovo governo greco non intende prolungarlo, alimentando i timori per uno scontro con i creditori che potrebbe comportare l’uscita del paese dalla zona euro.
Atene ha proposto una ristrutturazione del 30% del piano di salvataggio, da sostituire con un programma di riforme economiche in 10 punti.
Tuttavia, i creditori europei della Grecia insistono affinché il paese si attenga ai termini dell’accordo originario.
Per quanto riguarda i dati, gli Stati Uniti pubblicheranno il report settimanale sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione, nonché i dati sulle vendite al dettaglio.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,19% a 94,99.