Investing.com - Il prezzo del greggio USA scende questo venerdì, con gli investitori che hanno bloccato i profitti dopo il recente rimbalzo della materia prima sulla scia delle speranze che i principali produttori estendano il piano per ridurre la produzione nel tentativo di riequilibrare il mercato.
I future del greggio USA con consegna a giugno scendono dello 0,17% a 47,74 dollari al barile, dopo aver segnato il massimo di sette giorni di 48,22 dollari ieri.
Sull’ICE Futures Exchange di Londra, il contratto del Brent con consegna a luglio va giù dello 0,10% a 50,72 dollari al barile, allontanandosi dal massimo di sette giorni della seduta precedente di 51,16 dollari al barile.
Il prezzo del greggio è stato supportato dalle dichiarazioni di questa settimana del ministro del petrolio iracheno Ali al-Luiabi, secondo cui i membri e i non membri dell’Organizzazione dei Paesi Esportatori di petrolio sembrano d’accordo ad estendere il piano per il taglio della produzione per altri sei mesi, nel tentativo di ridimensionare l’eccesso delle scorte globali.
A novembre dello scorso anno, l’OPEC e altri produttori tra cui la Russia hanno accettato di ridurre la produzione di circa 1,8 milioni di barili al giorno tra gennaio e giugno ma finora la decisione ha influito poco sui livelli delle scorte.
La decisione finale circa la possibilità di estendere o meno l’accordo oltre giugno sarà presa dal cartello del greggio il 25 maggio.
Il prezzo del greggio è stato incoraggiato inoltre dai dati di mercoledì della U.S. Energy Information Administration secondo cui le scorte di greggio sono scese di 5,2 milioni di barili nella settimana terminata 5 maggio, molto più di quanto si aspettavano i mercati. Si tratta del calo maggiore da dicembre.
Nel report si legge inoltre che le scorte di benzina sono diminuite di 200.000 barili, mentre le scorte di prodotti raffinati sono scese di 1,6 milioni di barili la scorsa settimana.