Investing.com – L’euro tocca i livello più bassi della seduta questo lunedì, con l’incertezza politica in Spagna e Italia ed i dati scoraggianti sull’occupazione spagnola che portano giù la moneta unica.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio EUR/USD ha toccato 1,3555, il minimo da giovedì; successivamente il cambio si è attestato a 1,3570, in calo dello 0,52%.
Supporto a 1,3481, minimo di mercoledì e resistenza a 1,3658, massimo della seduta.
Il Primo Ministro spagnolo Mariano Rajoy si trova di fronte alle richieste di dimissioni avanzate dal leader dell’opposizione, in seguito alle accuse che il Partito Popolare abbia ricevuto dei finanziamenti segreti.
Sabato, in una dichiarazione ufficiale, il Primo Ministro Rajoy ha respinto con forza le accuse di corruzione.
In Spagna il rendimento dei titoli a 10 anni è salito a 5,34% lunedì, dal 5,21% di venerdì, con la pressione che monta tra gli investitori.
Intanto i dati sull’occupazioen hanno mostrato che il numero dei disoccupati è salito del 2,7%, vale a dire di 132.055 unità a 4,98 milioni a gennaio.
In Italia l rendimento dei titoli a 10 anni è salito a 4,42% questo lunedì, con l’ex presidente del consiglio Silvio Berlusconi che nei sondaggi recupera terreno.
Il sentimento sulla moneta unica è stato colpito inoltre dall’avvertimento del Ministro delle Finanze Pierre Moscovici, il quale ha affermato in seguito alla recente impennata che l’euro è troppo forte.
L’euro è salito ai massimi di 14 mesi contro il dollaro lo scorso venerdì, dopo i dati che hanno mostrato che l’attività manifatturiera nella zona euro è migliorata a gennaio, mentre l'inflazione ed il tasso di disoccupazione si sono stabilizzati, avvalorando la convinzione che crisi nella regione abbia oramai voltato l'angolo.
L’euro è in calo contro la sterlina e contro lo yen, con EUR/GBP in calo dello 0,68% a 0,8632 ed EUR/JPY in calo dello 0,46% a 125,98.
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati sugli ordinativi industriali nel corso della giornata.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio EUR/USD ha toccato 1,3555, il minimo da giovedì; successivamente il cambio si è attestato a 1,3570, in calo dello 0,52%.
Supporto a 1,3481, minimo di mercoledì e resistenza a 1,3658, massimo della seduta.
Il Primo Ministro spagnolo Mariano Rajoy si trova di fronte alle richieste di dimissioni avanzate dal leader dell’opposizione, in seguito alle accuse che il Partito Popolare abbia ricevuto dei finanziamenti segreti.
Sabato, in una dichiarazione ufficiale, il Primo Ministro Rajoy ha respinto con forza le accuse di corruzione.
In Spagna il rendimento dei titoli a 10 anni è salito a 5,34% lunedì, dal 5,21% di venerdì, con la pressione che monta tra gli investitori.
Intanto i dati sull’occupazioen hanno mostrato che il numero dei disoccupati è salito del 2,7%, vale a dire di 132.055 unità a 4,98 milioni a gennaio.
In Italia l rendimento dei titoli a 10 anni è salito a 4,42% questo lunedì, con l’ex presidente del consiglio Silvio Berlusconi che nei sondaggi recupera terreno.
Il sentimento sulla moneta unica è stato colpito inoltre dall’avvertimento del Ministro delle Finanze Pierre Moscovici, il quale ha affermato in seguito alla recente impennata che l’euro è troppo forte.
L’euro è salito ai massimi di 14 mesi contro il dollaro lo scorso venerdì, dopo i dati che hanno mostrato che l’attività manifatturiera nella zona euro è migliorata a gennaio, mentre l'inflazione ed il tasso di disoccupazione si sono stabilizzati, avvalorando la convinzione che crisi nella regione abbia oramai voltato l'angolo.
L’euro è in calo contro la sterlina e contro lo yen, con EUR/GBP in calo dello 0,68% a 0,8632 ed EUR/JPY in calo dello 0,46% a 125,98.
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati sugli ordinativi industriali nel corso della giornata.