Investing.com - Questa settimana, i traders seguiranno l’esito del vertice di giovedì della Banca Centrale Europea per vedere se i policymaker adotteranno nuove misure di stimolo monetario per dare slancio all’inflazione e sostenere l’economia dopo il voto sulla Brexit di inizio estate.
Intanto, la Cina rilascerà gli attesissimi dati sul commercio e l’inflazione in un clima di apprensione per lo stato di salute della seconda economia mondiale.
Negli Stati Uniti, i riflettori saranno puntati sul settore dei servizi, in una settimana corta per le festività. I mercati statunitensi resteranno chiusi domani per il Labor Day.
Nel Regno Unito, i traders attendono i dati sull’attività del settore dei servizi per avere maggiori indicazioni sugli effetti della Brexit sull’economia.
Gli investitori seguiranno con particolare attenzione anche l’annuncio di politica monetaria della Reserve Bank of Australia, in agenda martedì.
In vista della prossima settimana, Investing.com ha compilato una lista dei cinque principali eventi che potrebbero influenzare i mercati.
1. Il Vertice di Politica Monetaria della Banca Centrale Europea
La decisione sui tassi di interesse della Banca Centrale Europea è prevista alle 11:45 GMT (7:45 ET) di giovedì, ed i riflettori saranno puntati alla conferenza stampa del Presidente Mario Draghi 45 minuti dopo l’annuncio.
Si prevede che la BCE lasci i tassi di interesse invariati per il momento, mentre Draghi dovrebbe mantenersi cauto e forse accennare ai nuovi stimoli per contenere l’impatto della decisione britannica di lasciare l’Unione Europea.
Un recente sondaggio sugli economisti condotto da Reuters ha mostrato che la crescita lenta e l’inflazione virtualmente inesistente potrebbe spingere la BCE ad estendere ed espandere il programma di acquisti di asset nei prossimi mesi.
2. Il Report Commerciale Cinese per il Mese di Agosto
La Cina rilascerà i dati commerciali relativi al mese di agosto alle 02:00 GMT di giovedì (22:00 ET di mercoledì). Il report dovrebbe mostrare un aumento del surplus commerciale a 58,3 miliardi di dollari il mese scorso dai 52,3 miliardi di luglio.
Le esportazioni dovrebbero essere scese del 3,5% ad agosto dall’anno precedente, dopo il calo del 4,4% del mese precedente, mentre le importazioni dovrebbero vedere una flessione dell’1,2%, dopo il crollo del 12,5% di luglio.
Inoltre, venerdì la nazione asiatica pubblicherà i dati di agosto sui prezzi al consumo e alla produzione. I report dovrebbero rivelare che i prezzi al consumo sono saliti dell’1,7% il mese scorso, mentre i prezzi alla produzione dovrebbero essere scesi dell’1,0%.
3. Indice PMI ISM sui servizi USA
L’Institute of Supply Management rilascerà i dati del mese di agosto sull’attività del settore dei servizi alle 10:00 ET (14:00 GMT) di martedì. L’indice dovrebbe essere sceso di 0,5 punti a 55,0. Un valore al di sopra di 50,0 indica espansione.
I dati sono particolarmente importanti dopo la pubblicazione dell’indice dell’ISM sul settore manifatturiero la scorsa settimana che ha rivelato un’inattesa contrazione del settore.
Oltre all’indice PMI sui servizi, la settimana corta per via della festività sarà leggera dal punto di vista dei dati, con la pubblicazione del Libro Beige della Fed ed i dati JOLTS previsti mercoledì.
4. Indice PMI dei Servizi per il Mese di Agosto nel Regno Unito
Il Regno Unito rilascerà la lettura sull’attività dei servizi per il mese di agosto alle 08:30 GMT (4:30 ET) di domani. L’indice PMI sui servizi dovrebbe salire a 50,0 da 47,4 del mese precedente.
I dati della scorsa settimana hanno mostrato che gli indici PMI sul settore manifatturiero e su quello edile hanno superato le aspettative, segnale che l’economia britannica ha mostrato resilienza dopo la decisione britannica di lasciare l’Unione Europea.
Il Regno Unito pubblicherà inoltre il report di luglio sulla produzione manifatturiera alle 08:30 GMT (4:30 ET) mercoledì.
5. La Decisione sui Tassi della Reserve Bank of Australia
L’ultima decisione sui tassi di interesse della RBA è attesa martedì alle 4:30 GMT (12:30 ET). Molti economisti prevedono che non ci sarà alcun cambiamento della politica monetaria, dopo che la banca centrale ha sorpreso i mercati con un taglio di 25 punti base in occasione del vertice precedente al minimo storico dell’1,50%, per dare slancio alla debole inflazione e supportare l’attività economica.
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