Investing.com - La Banca Centrale Europea non ha discusso dell’estensione del programma di acquisti di stimolo oltre la scadenza del marzo 2017, nonostante una lieve revisione al ribasso delle previsioni di crescita, ha affermato questo giovedì il Presidente Mario Draghi.
La BCE ha alzato le previsioni sulla crescita del 2016 all’1,7% dall’1,6% ma ha lievemente abbassato quelle per il 2017 all’1,6% dall’1,7%.
Draghi ha affermato che l’attuale politica monetaria è efficace e che le modifiche alle previsioni di crescita delle banche non sono così sostanziali da spingere ad intervenire.
Ha ribadito che non ci devono essere dubbi sulla volontà, capacità ed abilità della BCE di adottare nuove misure se necessario.
Draghi ha confermato che la BCE proseguirà il programma di acquisti mensili di asset fino al marzo del 2017 e anche oltre, se necessario, fino a quando non verrà raggiunto “un aggiustamento durevole dell’andamento dell’inflazione”.
La BCE prevede che l’economia della zona euro continui a crescere ad un “tasso moderato e stabile” e ritiene che potrebbe esserci un aumento graduale dell’inflazione.
Draghi avverte che la ripresa della zona euro sarà “smorzata” dalla domanda estera debole, in parte a causa dell’ “incertezza” seguita al voto del Regno Unito per lasciare l’Unione Europea.
Il presidente della BCE ha confermato che la banca ha lasciato i tassi di interesse al minimo storico dello 0,0%, in linea con le aspettative dei mercati. La banca centrale ha inoltre mantenuto invariati il tasso di deposito e quello di prestito marginale.
Draghi ha affermato che i tassi di interesse resteranno al livello attuale o inferiore per un “lungo periodo”, in modo da non pesare sulla ripresa economica.