Investing.com - L'euro è in salita, al massimo di quattro mesi contro la sterlina nella giornata di lunedì, potenziato da un accordo inaspettato sul fondo di salvataggio della zona euro e dalle aspettative di un aumento a breve dei tassi di interesse da parte della Banca centrale europea.
Nella mattinata, il cambio EUR/GBP ha raggiunto quota 0,8692, il massimo dall’8 novembre; successivamente consolidato al 0,8671, guadagnando lo 0,30%.
Sostegno a 0,8588, resistenza e minimo di venerdì a 0,8776, massimo del 5 novembre.
Venerdì scorso, i leader dell'Unione europea hanno convenuto di aumentare l'effettiva capacità di prestito del Fondo europeo di stabilità finanziaria a 440 miliari di euro da pieno da un livello di circa EUR 250 miliardi di euro, consentendo al Fondo di acquistare le obbligazioni degli stati membri in difficoltà.
L'accordo dovrebbe garantire che il fondo è in grado di intervenire in tutti gli Stati della zona euro al di là di Grecia e Irlanda, che necessitano di ulteriore supporto.
La moneta unica è stata supportata anche dalle aspettative che la BCE potrebbe alzare i tassi già nel mese prossimo, in contrasto con il Regno Unito, dove gli investitori hanno ridotto le aspettative per un rialzo dei tassi a breve termine.
L'euro è salito contro il dollaro statunitense, con EUR/USD in salita dello 0,48% a 1,3970.
All'inizio della giornata, i dati ufficiali mostrano che la produzione industriale nella zona euro è salita leggermente meno del previsto a gennaio, ma il risultato di dicembre è stato rivisto e mostra un aumento maggiore che segue la robusta crescita del mese di ottobre e novembre.
Nella mattinata, il cambio EUR/GBP ha raggiunto quota 0,8692, il massimo dall’8 novembre; successivamente consolidato al 0,8671, guadagnando lo 0,30%.
Sostegno a 0,8588, resistenza e minimo di venerdì a 0,8776, massimo del 5 novembre.
Venerdì scorso, i leader dell'Unione europea hanno convenuto di aumentare l'effettiva capacità di prestito del Fondo europeo di stabilità finanziaria a 440 miliari di euro da pieno da un livello di circa EUR 250 miliardi di euro, consentendo al Fondo di acquistare le obbligazioni degli stati membri in difficoltà.
L'accordo dovrebbe garantire che il fondo è in grado di intervenire in tutti gli Stati della zona euro al di là di Grecia e Irlanda, che necessitano di ulteriore supporto.
La moneta unica è stata supportata anche dalle aspettative che la BCE potrebbe alzare i tassi già nel mese prossimo, in contrasto con il Regno Unito, dove gli investitori hanno ridotto le aspettative per un rialzo dei tassi a breve termine.
L'euro è salito contro il dollaro statunitense, con EUR/USD in salita dello 0,48% a 1,3970.
All'inizio della giornata, i dati ufficiali mostrano che la produzione industriale nella zona euro è salita leggermente meno del previsto a gennaio, ma il risultato di dicembre è stato rivisto e mostra un aumento maggiore che segue la robusta crescita del mese di ottobre e novembre.