Milano, 6 marzo (Reuters) - Avvio pesante a Piazza Affari. Non c'è scampo per i mercati in questa fase. Ribassi su tutti i listini mondiali. Fa paura l'epidemia del coronavirus e soprattutto l'impatto sull'economia globale.
"Non c'è visibilità su quello che sta succedendo anche perché le misure che i governi stanno adottando, a partire da quello italiano, danno l'idea della gravità della situazione. E in questa situazione o si vende d'istinto oppure non si compra", osserva un trader.
In rialzo anche la forbice dello spread del rendimento fra i titoli di stato decennali italiani e tedeschi che si porta oltre 185 punti base.
I Bancari in profondo rosso restano tra i più esposti ai timori di un rallentamento globale dell'economia per il virus.
Le vendite colpiscono tutto il comparto: UBI Banca (MI:UBI) (-2,37%), MPS (MI:BMPS) (-3,3%). Fra le big Intesa (MI:ISP) SP arretra dell'1,9%, Unicredit (MI:CRDI) cede il 2,4%.
Male anche il risparmio gestito, con Azimut (MI:AZMT) perde il 4,3%.
Leonardo perde il 2,75%, male anche il resto del settore industriale, comne FCA (MI:FCHA) perde il 2,4%
Partita debole, recupera terreno Poste Italiane (MI:PST) con un +1,3% dopo l'annuncio del miglioramento della guidance per il 2020.
Pesante tutto il comparto oil a sgeuito del nuovo tonfo del prezzo della materia prima. Saipem (MI:SPMI) perde il 3,4%, ENI (MI:ENI) il 2,4%.
Prysmian (MI:PRY) perde il 7,2% sulla scia di una guidance 2020 in linea con il risultato del 2019.
Fra i minori, spunti su AS Roma che balkza del 2,3%.
(Giancarlo Navach, in redazione a Milano, Maria Pia Quaglia)