Investing.com – Il dollaro è sceso oggi contro le principali controparti, il sentimento del mercato è stato spinto dall’esito positivo di un’asta di debito spagnolo.
EUR/USD ha toccato 1,3022 durante il pomeriggio degli scambi europei, in calo dello 0,30%.
Sostegno a 1,5433, minimo della sessione e resistenza a 1,5628, massimo di martedì.
Il Tesoro Spagnolo ha venduto 6 milioni di euro di obbligazioni a medio e lungo termine, superando di gran lunga il target di 3,5 milioni di euro.
Il paese ha venduto 2,5 milioni di euro di bond a 5 anni ad un tasso del 4,02%, in calo contro il tasso del 5,27% dell’asta del mese scorso. Inoltre, sono stati venduti 1,4 milioni di euro in titoli a 10 anni ad un tasso del 5,54% contro il tasso del 6,97% di un’asta di novembre.
La BCE ha rilasciato stamane un report mensile nel quale ha dichiarato che la crisi del debito della zona euro ha messo in serio pericolo la previsione di crescita della zona euro.
Il report è stato pubblicato in seguito al rilascio dei dati che mostrano un incremento inatteso dell’attività manifatturiera nel mese di dicembre, rimasta tuttavia in territorio negativo per il sesto mese consecutivo.
Un report ha mostrato che l’IPC della zona euro è rimasto invariato al tasso annualizzato del 3% a dicembre, in linea con le aspettative.
Il biglietto verde è sceso anche contro la sterlina, con GBP/USD in salita dello 0,30% a 1,5514.
I dati ufficiali del Regno Unito hanno mostrato che le vendite al dettaglio sono aumentate più del previsto a novembre, in salita dello 0,7%, il maggiore aumento da agosto 2010.
Il biglietto verde è sceso nei confronti dello yen e del franco svizzero, con USD/JPY giù dello 0,34% a 77,79 e USD/CHF giù dello 1,19% a 0,9419.
Il franco svizzero si è apprezzato dopo che la BNS mantenuto invariato il suo obiettivo minimo del tasso di cambio di a 1,20 euro, ribadendo il suo impegno a difendere il suo livello con la "massima determinazione".
La banca centrale ha avvertito su un’elevata incertezza per le prospettive dell'economia mondiale, dicendo che un ulteriore aggravamento della crisi del debito della zona euro non poteva essere esclusa. La BNS ha inoltre mantenuto il suo tasso di interesse chiave vicino allo zero.
Inoltre, i dati ufficiali hanno mostrato che la produzione industriale è scesa in Svizzera più del previsto nel terzo trimestre.
Il biglietto verde è sceso contro deboli i cugini canadesi, australiani e neozelandesi, con USD/CAD giù dello 0,36% a 1,0354, AUD/USD in salita dello 0,38% a 0,9946 e NZD/USD in aumento dello 0,29% a 0,7524.
L'indice dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è sceso dello 0,33% a 80,98.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti produrranno il rapporto settimanale sulle richieste di sussidio di disoccupazione, nonché i dati del governo sull'inflazione dei prezzi alla produzione e l'attività manifatturiera negli stati di Filadelfia e New York.
EUR/USD ha toccato 1,3022 durante il pomeriggio degli scambi europei, in calo dello 0,30%.
Sostegno a 1,5433, minimo della sessione e resistenza a 1,5628, massimo di martedì.
Il Tesoro Spagnolo ha venduto 6 milioni di euro di obbligazioni a medio e lungo termine, superando di gran lunga il target di 3,5 milioni di euro.
Il paese ha venduto 2,5 milioni di euro di bond a 5 anni ad un tasso del 4,02%, in calo contro il tasso del 5,27% dell’asta del mese scorso. Inoltre, sono stati venduti 1,4 milioni di euro in titoli a 10 anni ad un tasso del 5,54% contro il tasso del 6,97% di un’asta di novembre.
La BCE ha rilasciato stamane un report mensile nel quale ha dichiarato che la crisi del debito della zona euro ha messo in serio pericolo la previsione di crescita della zona euro.
Il report è stato pubblicato in seguito al rilascio dei dati che mostrano un incremento inatteso dell’attività manifatturiera nel mese di dicembre, rimasta tuttavia in territorio negativo per il sesto mese consecutivo.
Un report ha mostrato che l’IPC della zona euro è rimasto invariato al tasso annualizzato del 3% a dicembre, in linea con le aspettative.
Il biglietto verde è sceso anche contro la sterlina, con GBP/USD in salita dello 0,30% a 1,5514.
I dati ufficiali del Regno Unito hanno mostrato che le vendite al dettaglio sono aumentate più del previsto a novembre, in salita dello 0,7%, il maggiore aumento da agosto 2010.
Il biglietto verde è sceso nei confronti dello yen e del franco svizzero, con USD/JPY giù dello 0,34% a 77,79 e USD/CHF giù dello 1,19% a 0,9419.
Il franco svizzero si è apprezzato dopo che la BNS mantenuto invariato il suo obiettivo minimo del tasso di cambio di a 1,20 euro, ribadendo il suo impegno a difendere il suo livello con la "massima determinazione".
La banca centrale ha avvertito su un’elevata incertezza per le prospettive dell'economia mondiale, dicendo che un ulteriore aggravamento della crisi del debito della zona euro non poteva essere esclusa. La BNS ha inoltre mantenuto il suo tasso di interesse chiave vicino allo zero.
Inoltre, i dati ufficiali hanno mostrato che la produzione industriale è scesa in Svizzera più del previsto nel terzo trimestre.
Il biglietto verde è sceso contro deboli i cugini canadesi, australiani e neozelandesi, con USD/CAD giù dello 0,36% a 1,0354, AUD/USD in salita dello 0,38% a 0,9946 e NZD/USD in aumento dello 0,29% a 0,7524.
L'indice dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è sceso dello 0,33% a 80,98.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti produrranno il rapporto settimanale sulle richieste di sussidio di disoccupazione, nonché i dati del governo sull'inflazione dei prezzi alla produzione e l'attività manifatturiera negli stati di Filadelfia e New York.