Investing.com – La sterlina è in calo contro il dollaro USA questo lunedì, nei timori verso i futuri dialoghi statunitensi e verso la ripresa del mercato del lavoro statunitense.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio GBP/USD ha toccato 1,6022, il minimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 1,6070 in calo dello 0,04%.
Supporto a 1,6008, minimo di venerdì e resistenza di un mese a 1,6107, massimo di venerdì.
Venerdì i dati ufficiali statunitensi hanno mostrato che l’economia USA ha segnato 155.000 nuovi posti di lavoro a dicembre, dopo un dato rivisto al rialzo di 161.000 nel mese precedente. Inoltre, il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti è rimasto invariato al 7,8% lo scorso mese.
I dati hanno allentato la speculazione verso una conclusione anticipata del programma di allentamento quantitativo della Fed, una speculazione sorta in seguito ai verbali del vertice della Federal Reserve, che avevano mostrato che alcuni membri del consiglio sono propensi ad una conclusione anticipata del programma di allentamento quantitativo.
Intanto l’ottimismo per l’accordo raggiunto per evitare il precipizio fiscale è stato offuscato di tali timori sui futuri confronti politici in merito alle riduzioni della spesa pubblica e sull’aumento del tetto massimo del debito statunitense.
La sterlina è in salita contro l’euro, con EUR/GBP in calo dello 0,19% a 0,8116.
L’euro non ha mostrato forti reazioni ai dati che hanno indicato un calo dell’IPP nella zona euro dello 0,2% a novembre, contro le aspettative di un aumento dello 0,1%.
Sempre oggi l’indice Sentix della fiducia degli investitori è salito nella zona euro a meno sette a gennaio, il livello più alto da febbraio 2011, dopo una lettura di meno 16,8 lo scorso mese.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio GBP/USD ha toccato 1,6022, il minimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 1,6070 in calo dello 0,04%.
Supporto a 1,6008, minimo di venerdì e resistenza di un mese a 1,6107, massimo di venerdì.
Venerdì i dati ufficiali statunitensi hanno mostrato che l’economia USA ha segnato 155.000 nuovi posti di lavoro a dicembre, dopo un dato rivisto al rialzo di 161.000 nel mese precedente. Inoltre, il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti è rimasto invariato al 7,8% lo scorso mese.
I dati hanno allentato la speculazione verso una conclusione anticipata del programma di allentamento quantitativo della Fed, una speculazione sorta in seguito ai verbali del vertice della Federal Reserve, che avevano mostrato che alcuni membri del consiglio sono propensi ad una conclusione anticipata del programma di allentamento quantitativo.
Intanto l’ottimismo per l’accordo raggiunto per evitare il precipizio fiscale è stato offuscato di tali timori sui futuri confronti politici in merito alle riduzioni della spesa pubblica e sull’aumento del tetto massimo del debito statunitense.
La sterlina è in salita contro l’euro, con EUR/GBP in calo dello 0,19% a 0,8116.
L’euro non ha mostrato forti reazioni ai dati che hanno indicato un calo dell’IPP nella zona euro dello 0,2% a novembre, contro le aspettative di un aumento dello 0,1%.
Sempre oggi l’indice Sentix della fiducia degli investitori è salito nella zona euro a meno sette a gennaio, il livello più alto da febbraio 2011, dopo una lettura di meno 16,8 lo scorso mese.