Investing.com - L’attività del settore dei servizi nel Regno Unito ha registrato un calo maggiore del previsto a giugno, dopo il calo segnato a maggio; il dato pesa sull’ottimismo per lo stato di salute dell’economia britannica dal momento che il settore rappresenta circa l’80% del prodotto interno lordo.
Nel report del gruppo di ricerche di mercato Markit, l’indice dei direttori acquisti (PMI) di IHS Markit/CIPS sul settore dei servizi è sceso a 53,4 il mese scorso da 53,8 di maggio.
Gli analisti avevano previsto una lettura a 53,5.
Una lettura superiore a 50,0 indica un’espansione del settore, mentre una lettura inferiore a tale livello è indice di contrazione.
Il report ha mostrato che le nuove imprese hanno segnato la crescita minore degli ultimi nove mesi e l’ottimismo delle imprese è sceso al secondo minimo dal dicembre 2011.
In salita la creazione di posti di lavoro, al massimo di 14 mesi.
“I partecipanti al sondaggio hanno manifestato ansia per i negoziati sulle Brexit, oltre che timori per le previsioni economiche generali”, si legge sul report.
Il capo economista IHS Markit Chris Williamson ha dichiarato che questi dati uniti a quelli degli altri settori indicano una crescita economica dello 0,4% per il secondo trimestre, aggiungendo che “è chiaro che l’economia sta perdendo slancio”.
Subito dopo il report, il cambio GBP/USD si attesta a 1,2900 da circa 1,2901 segnato prima, la coppia EUR/GBP è scambiata a 0,8729 da 0,8798 mentre il cambio GBP/JPY si attesta a 146,53 da 146,47.
Miste le borse europee. L’indice londinese FTSE 100 sale dello 0,13%, l’Euro Stoxx 50 cede lo 0,40%, il francese CAC 40 segna +0,05% ed il tedesco DAX cede lo 0,20%.