TOKYO (Reuters) - Sale leggermente l'inflazione giapponese in febbraio, pur rimanendo ampiamente sotto l'obiettivo del 2% della Banca del Giappone (BoJ).
Secondo i dati diffusi stamane, l'indice dei prezzi al consumo 'core' si è portato all'1,0% tendenziale, in linea con le attese, dopo il +0,9% di gennaio.
Al netto delle componenti cibi freschi ed energia l'incremento dei prezzi al consumo si riduce ulteriormente a un +0,5%.
Commentando tali dati uno dei nuovi vice governatori della BoJ, Masazumi Wakatabe, ha affermato che i prezzi al consumo non crescono in maniera sufficientemente veloce.
"In confronto con gli Stati Uniti o l'Europa, gli aumenti dell'inflazione 'core-core' giapponese sono insufficienti" ha dichiarato l'esponente della BoJ durante un intervento in parlamento.
"Quello che possiamo imparare da ciò è che la gente ancora non crede che l'inflazione raggiungerà il 2%, le aspettative inflazionistiche non sono ancorate" ha proseguito, aggiungendo che un eventuale abbassamento del target all'1,5%, come suggerito da alcuni deputati dell'opposizione, potrebbe incrementare le pressioni deflazionistiche.
Wakatabe non ha parlato esplicitamente nuove misure espansive ma ha comunque affermato che la banca centrale non dovrebbe esitare qualora si registrassero ritardi nel raggiungimento del target d'inflazione.