di Elvira Pollina
MILANO (Reuters) - L'uscita dell'attuale AD e direttore generale Beppe Marotta non cambierà il modello di gestione della Juventus (MI:JUVE), che resterà di "assoluta continuità rispetto al recente passato" attraverso un sistema di deleghe assegnate dal nuovo cda che s'insedierà dopo l'assemblea del 25 ottobre.
Lo ha detto il presidente della società bianconera Andrea Agnelli, in una dichiarazione a margine del consiglio della Lega Serie A, dopo l'esclusione di Marotta e del Ceo e direttore finanziario Aldo Mazzia dalla lista di candidati per il rinnovo del cda depositata da Exor (MI:EXOR), mentre sono stati inseriti tutti i componenti del consiglio uscente [nL8N1WH1ED].
Nella sua dichiarazione, Agnelli non ha fatto riferimento alla figura dell'amministratore delegato, che non è obbligatoria e che nel prossimo assetto manageriale bianconero potrebbe non essere prevista, dice una fonte vicina alla vicenda.
Marotta, 61 anni, aveva anticipato l'addio ai bianconeri dopo otto anni nel dopopartita di Juventus-Napoli sabato, definendola una scelta della società.
Il suo arrivo, in tandem con quello di Agnelli nel 2010, ha aperto un ciclo vincente, fatto di sette scudetti consecutivi e la stabile presenza nelle fasi finali della Champions League. Un percorso culminato con l'arrivo in bianconero di Cristiano Ronaldo la scorsa estate.
"Le deleghe dovranno far funzionare il modello di gestione della Juventus, modello di gestione che dal mio arrivo ad oggi è il medesimo e si poggia su tre pilastri: chiaramente al centro c'è lo sport, poi vi sono i ricavi e i servizi. Quello che evidentemente cambierà sarà la leadership dei vari pilastri all'interno di Juventus", ha detto oggi Agnelli.
Il numero uno bianconero ha annunciato l'avvio del processo di riassetto della governance, tramite la prima disposizione organizzativa, che ha affidato l'incarico di chief revenue officer a Giorgio Ricci, attuale co-responsabile dell'area, mentre l'attuale direttore sportivo Fabio Paratici diverrà responsabile dell'area sport. Il capo dell'area finanza Marco Re assumerà la responsabilità dell'area servizi.
"Sono persone che hanno 45 anni di media -- ha detto Agnelli, che di anni ne compirà 43 a dicembre -- gente che è pronta e preparata per assumersi delle responsabilità in prima persona, gente che è pronta e preparata grazie allo straordinario lavoro di questi ultimi otto anni assieme di Beppe Marotta e Aldo Mazzia".
Nessuno dei nuovi responsabili di area entrerà nel cda, con cui lavoreranno a stretto contatto, riportando, in ultima istanza, allo stesso Andrea Agnelli. Il consiglio ridurrà il numero dei componenti a 9 dagli attuali 11.
NUOVE SFIDE
Le sfide che i nuovi manager si troveranno di fronte saranno secondo Agnelli, forse "addirittura superiori" a quelle con cui dovette confrontarsi il management nel 2010.
"Noi oggi dobbiamo farci trovare pronti alle nuove sfide globali e dobbiamo continuare ad essere in grado di competere con le squadre che sono leggermente avanti a noi dal punto di vista dello spettro dei ricavi", ha detto, facendo riferimento ai club inglesi, Bayern Monaco, Paris Saint Germain, Real Madrid e Barcellona.
La Juventus ha archiviato l'esercizio 2017/2018 con un rosso di 19,2 milioni e un fatturato di 504,7 milioni [nL5N1VZ5OC].
"Dobbiamo accertare che la Juventus resti insieme a loro come benchmark del calcio globale. Abbiamo sei anni molto definiti davanti a noi su quelle che sono le competizioni nazionali e quelle che sono le competizioni internazionali", ha concluso.
A Piazza Affari il titolo Juventus guadagna lo 0,61% 1,4870 euro, in linea col mercato.
((Redazione Milano, reutersitaly@thomsonreuters.com, +39 02 66129486, Reuters messaging: elvira.pollina.reuters.com@reuters.net)) Per una panoramica su mercati e notizie in lingua italiana con quotazioni, grafici e dati, gli abbonati Eikon possono digitare nel Search Box di Eikon "Pagina Italia" o "Panorama Italia"