Di Mauro Speranza
Investing.com - Il futuro di Banca Carige (MI:CRGI) sembra sempre più a rischio in attesa delle offerte vincolanti di acquisto che dovrebbero arrivare venerdì prossimo.
In lizza ci sono due cordate, con a capo rispettivamente BlackRock e Varde partners, impegnate a mettere a punto gli ultimi dettagli.
BlackRock, però, sembra potersi tirarsi indietro, soprattutto dopo le dichiarazioni del responsabile per l’Italia, Andrea Viganò, il quale ha affermato che l’istituto è solitamente focalizzato su altri asset manager o su tecnologia.
Le dichiarazioni potrebbero così lasciare campo libero a Varde, anche se l’interesse del fondo americano sembra si stia raffreddando, secondo quanto scrive “Il Sole 24 Ore”. "Conclusa la due diligence, Varde ritiene che non ci siano i presupposti per presentare un'offerta vincolante per Banca Carige nei tempi previsti", spiegano al quotidiano finanziario le fonti vicine alla società di investimento globale.
Ora si attenderà la data del 5 aprile, con i due soggetti che sembravano poter mettere sul piatto offerte per 600-700 milioni di euro per le attività bancarie e dei crediti deteriorati dell’istituto genovese.
Inoltre, Carige potrebbe dare il via ad un aumento di capitale da 630 milioni di euro, con l’azionista storico, la famiglia Malacalza, che potrebbe accettare la partecipazione a costo di vedere una riduzione della propria posizione nel capitale sociale tra il 10% e il 15% a seguito di un intervento tra i 60 e 100 milioni.
L’accordo con la famiglia Malacalza resta indispensabile per la conclusione dell’operazione, in quanto questa dovrà passare per l’assemblea della banca, ancora sotto forte influenza dello storico socio.
Nel frattempo, la Banca centrale europea ha deciso ufficialmente la proroga al 30 settembre della fine dell’amministrazione straordinaria temporanea della banca.
Confermato fino a quella data, dunque, il mandato ai commissari col fine di permettere loro di dar “corso alle azioni correttive previste per assicurare il rispetto in modo sostenibile dei requisiti prudenziali”.
Il commissariamento era stato deciso dalla Bce nei primi giorni del gennaio scorso, con la nomina anche del comitato di sorveglianza.