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Fca-Renault, un matrimonio che conviene a entrambi

Pubblicato 27.05.2019, 11:30
Fca-Renault, un matrimonio che conviene a entrambi
RENA
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Fca ha ufficializzato la proposta di nozze con Renault (PA:RENA). Da tempo il Lingotto era alla ricerca di un partner strategico. Notizie positive per il titolo e gli azionisti


Quella che era un’indiscrezione del Financial Times è diventata una realtà, Fca e Renault vanno a nozze, con un comunicato il Lingotto ha annunciato la nascita di una società di diritto olandese posseduta al 50% da Fca e dal 50% da Renault. Si è così riunito a Parigi un consiglio di amministrazione di Renault per valutare la proposta. Gli azionisti Fca riceverebbero un dividendo straordinario di 2,5 miliardi cui si aggiungerebbero 250 milioni se il Lingotto decidesse di vendere Comau. Nel comunicato è scritto anche che la fusione “non comporterà chiusure di stabilimenti”. Fca stima oltre 5 miliardi di euro di sinergie annuali in aggiunta alle sinergie esistenti nell’Alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi. L’aggregazione delle attività metterà insieme punti di forza complementari. Il portafoglio marchi fornirebbe una copertura completa del mercato con una presenza in tutti i segmenti chiave dai marchi di lusso e premium come Maserati e Alfa Romeo, Dacia e Lada e includerebbe Fiat, Renault, Jeep e Ram così come i veicoli commerciali.

FCA IN CERCA DI PARTNER, RENAULT E’ IL CAVALLO VINCENTE
Una mossa destinata a sconvolgere gli assetti del mercato auto globale in quanto l’unione del Lingotto con il gruppo Renault-Nissan-Mitsubishi porterà alla nascita del primo produttore mondiale di automobili. Escludendo Nissan, le sole FCA e Renault hanno una capitalizzazione di mercato che si avvicina a 33 miliardi di euro e vendite totali di 8,7 milioni di veicoli. Non basta secondo Fca la sinergia delle piattaforme consentirebbe risparmi per 5 miliardi di euro. “Se c’è una partnership, una fusione o un accordo che ci rende più forti, allora sono assolutamente aperto a valutare” aveva detto recente l’amministratore delegato di Fca, Mike Manley, proprio in un’intervista al quotidiano della City. Per Renault Fca questa fusione è strategica in quanto la maggior parte delle attività di Fiat Chrysler è concentrata nel Nord America, area da cui la casa francese è assente. Inoltre Fca ha in portafoglio i marchi Alfa Romeo e Maserati, che occupano un ruolo in un segmento di mercato particolarmente redditizio e in cui Renault non compete. Dal canto suo Fiat Chrysler, alla ricerca di un partner già dai tempi di Sergio Marchionne, andrebbe a colmare il gap tecnologico sul fronte delle auto elettriche dove invece Renault e Nissan sono molto avanti. “Questo è un deal particolarmente complicato perché ci sono molti partner in gioco, dove Renault deve anzitutto rafforzare l’alleanza con Nissan, mentre Fca è alla ricerca di un partner in particolare per l’Europa, mentre negli Usa le cose vanno bene: il 95% del suo core business è negli Stati Uniti” – ci spiega Stefano Aversa, responsabile di AlixPartners in Europa, Medio Oriente e Africa. “È un matrimonio che potrebbe far comodo sia a Renault che a Fca – ci spiega Roberto Russo, amministratore delegato di Assiteca Sim – la casa francese è messa peggio di Fca perché quest’ultima ha una capacità di cassa e di assenza del debito che le permette di fare molti più investimenti, al Lingotto inoltre farebbe bene perché si creerebbe un player mondiale dove si riuscirebbe a mixare le diverse presenze nel mondo, sfruttando appieno le sinergie di costo”...

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** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge

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