ROMA (Reuters) - Proseguono i colloqui tra il governo e gli azionisti di Alitalia in vista dell'intesa con la compagnia Etihad che dovrebbe rilevare il 49% del vettore italiano.
Secondo una fonte che ha partecipato alla riunione di oggi, sarebbero stati messi a punto gli ultimi dettagli sul rafforzamento patrimoniale da 300 milioni che sarà votato dall'assemblea venerdi mentre il negoziato prosegue su altre questioni.
I giornali avevano riferito stamane di tensioni tra i soci sull'anticipo da pagare prima del closing.
"E' stato trovato l'accordo sui 300 milioni di equity commitment. Si discute con progressi su altri aspetti", ha detto la fonte senza aggiungere altri dettagli.
La scorsa settimana il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi ha detto di aspettarsi che proprio l'8 agosto, dopo il via libera formale dei soci alla ricapitalizzazione, si giunga alla firma dell'accordo per l'ingresso nel capitale nella nuova Alitalia del socio arabo.
Un'altra fonte vicina alla situazione aggiunge che oggi è arrivato a Roma l'amministratore delegato di Etihad James Hogan.
"Le discussioni in corso sono dei dettagli, si firmerà venerdì", ha proseguito.
Uno dei nodi dell'operazione riguarda Poste Italiane, società al 100% controllata dal Tesoro, che è ha rilevato il 20% circa di Alitalia con un investimento di 75 milioni.
Poste, per la quale il Tesoro immagina di procedere ad una Ipo nei prossimi mesi, non intende mettere altri soldi nella vecchia Alitalia per saldare eventuali contenziosi e ripianare le perdite 2014 ma solo in una midcompany.
Giovedì il cda di Poste ha deliberato un finanziamento di 70 milioni di euro a favore di un veicolo societario dedicato (MidCo) delegando all'Ad Francesco Caio la definizione dei dettagli tecnici dell'operazione.
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