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Crollo del rame al minimo di 5 anni e mezzo dopo il voto in Grecia

Pubblicato 26.01.2015, 10:06
Il rame crolla al minimo dal giugno 2009 dopo l’esito delle elezioni greche
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Investing.com - Il prezzo del rame scende al minimo di oltre cinque anni questo lunedì, i traders restano cauti dopo la vittoria di ieri del partito greco anti-austerità Syriza, che ha alimentato i timori per il futuro della Grecia nella zona euro.

Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, il rame con consegna a marzo ha toccato il minimo della seduta di 2,420 dollari la libbra, un livello che non si registrava dal giugno 2009, prima di attestarsi a 2,446 dollari la libbra negli scambi della mattinata europea, con un crollo di 5,5 centesimi, o del 2,21%.

Venerdì, il rame è crollato di 7,7 centesimi, o del 2,99%, a 2,501 dollari la libbra. Il prezzo Comex del rame è sceso di 11,6 centesimi, o del 4,43% la scorsa settimana, il secondo crollo settimanale consecutivo.

Il prezzo del metallo rosso è finora sceso di circa il 13,5% a gennaio per via dei timori per le prospettive economiche globali ed il loro impatto sulla richiesta futura che hanno ridotto l’appeal della materia prima.

Supporto a 2,400 dollari e resistenza a 2,585 dollari, il massimo dal 23 gennaio.

Il leader della Syriza, Alexis Tsipras, ha chiesto la rinegoziazione dei termini del piano di salvataggio da 240 miliardi di euro della Grecia e l’eliminazione di molte delle misure di austerità imposte dall’Unione Europea e dal Fondo Monetario Internazionale, alimentando i timori per un contrasto con i partner della zona euro.

L’euro scende al minimo di 11 anni di 1,1098 contro il biglietto verde, prima di attestarsi a 1,1227.

L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è stabile a 93,35, non lontano dal massimo di oltre 11 anni registrato venerdì di 95,77.

Sul Comex, i futures dell’oro con consegna ad aprile scendono di 9,00 dollari, o dello 0,7% a 1.284,60 dollari l’oncia troy, mentre i futures dell’argento con consegna a marzo crollano di 24,7 centesimi, o dell’1,35%, a 18,05 dollari l’oncia.

L’oro è salito di circa il 9% nel 2015, mentre l’argento è salito del 15% poiché i traders hanno preferito gli investimenti rifugio per via della volatilità nei mercati finanziari globali.

Questa settimana, i riflettori saranno puntati sull’esito del vertice di politica monetaria della Federal Reserve previsto per mercoledì, che fornirà ulteriori chiarimenti sulla tempistica dell’aumento dei tassi di interesse.

I traders seguiranno da vicino inoltre i dati sulla crescita economica del quarto trimestre negli Stati Uniti.

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