LONDRA (Reuters) - I mercati azionari europei estendono a metà seduta il ribasso segnato nei primi scambi, depressi dai commenti poco incoraggianti sullo stato dell'economia resi ieri dalla Fed che ha deciso di non alzare i tassi di interesse Usa, almeno per ora.
Alle 12,25 italiane l'indice paneuropeo FTSEuroFirst 300 cede l'1,72% a quota 1400,23.
Tra le piazze nazionali, alla stessa ora il britannico FTSE 100 segna -1.01%, il Dax tedesco -2,5%, mentre il francese CAC 40 perde il 2,45%.
La banca centrale americana ha lasciato i tassi invariati ieri, preoccupata dallo stato dell'economia globale, dalla volatilità dei mercati e dall'inflazione debole in Usa. Ha lasciato aperta la possibilità di un rialzo modesto più avanti quest'anno.
Secondo i trader, non piace al mercato l'incertezza sul timing di un'eventuale stretta monetaria in Usa, oltre al rallentamento dell'economia cinese.
"L'incertezza sullo stato dell'economia e in particolare su quando la Fed farà una mossa deprime i mercati", commenta John Plassard, senior equity sales trader di Mirabaud Securities'.
I bancari, che sarebbero stati fra i titoli che più avrebbero beneficiato di un eventuale rialzo, sono oggi tra i peggiori, così come i comparti più legati all'export come quelli dell'auto e del lusso per i quali la Cina è un mercato chiave.
Lo STOXX Europe 600 delle banche xxxx, quello dell'auto xxx.
Nonostante il calo che si registra oggi, alcuni trader e analisti continuano a pensare che l'azionario nel lungo rimarrà tonico, supportato dal programma di stimoli della Bce.
Lex Van Dam, hedge fund manager di Hampstead Capital, afferma che l'equities resta il suo asset preferito perché con i tassi di interesse che rimangono bassi bond e cash non danno comunque ritorni convenienti.
In una nota ai clienti, però, Goldman Sachs Asset Management avverte che la volatilità sui mercati potrebbe aumentare a causa dell'incertezza sui tassi statunitensi.
"Crediamo che ad ottobre un rialzo dei tassi sia improbabile mentre a Dicembre non si può ancora dire cosa succederà. Ad ogni modo questo ritardo della stretta monetaria porterà volatilità sui mercati", si legge.
Tra i titoli in evidenza oggi:
La tedesca Hella perde oltre l'8% dopo aver emesso un profit warning a causa di problemi in Cina.
Sale invece del 10% il francese Ingenico dopo che il sistema di pagamento suo concorrente Worldpay ha deciso di quotarsi sul mercato anziché procedere ad una vendita. Le azioni di Igenico avevano precedentemente perso terreno sui timori che avesse potuto avanzare un'offerta onerosa per acquisire Worldpay.
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