MILANO (Reuters) - Eni (MI:ENI) non considera al momento né per il futuro un ingresso della società come azionista nel progetto del raddoppio di Nord Stream per portare il gas dalla Russia in Germania via Balcani bypassando l'Ucraina.
A dirlo è l'AD della major petrolifera italiana, Claudio Descalzi, a margine di una presentazione.
"In Nord Stream l'ingresso di Eni non è mai stato considerato nel progetto come azionista. Non è all'ordine del giorno", ha sottolineato.
No anche a cedere ulteriori quote di Saipem: "Nessuna cessione di quote Saipem (MI:SPMI). Che poi Saipem possa lavorare come contrattista per Nord Stream ce lo auguriamo tutti. Ma escludo in questo momento, e anche per il prossimo futuro, una cessione di quote soprattutto a questi prezzi".
Entro il primo trimestre è previsto che Eni ceda il 12,5% di Saipem al Fondo strategico italiano.
Tornando sulla questione del raddoppio del gasdotto Nord Stream, che come scritto da alcuni quotidiani sarebbe stato oggetto di discussione fra il premier italiano Matteo Renzi e quello russo Putin, Descalzi ha aggiunto: "Da un punto di vista strategico non siamo una società che fa trasporto di gas e petrolio se non per quello proprio".
(Giancarlo Navach)