MILANO (Reuters) - Upa conferma la stima di crescita degli investimenti pubblicitari per il 2016 del 3%, percentuale che potrebbe anche essere lievemente superata, nonostante la tempesta Brexit.
A dirlo è il presidente dell'associazione degli utenti pubblicitari, Lorenzo Sassoli de Bianchi, nel corso di una conferenza stampa prima dell'assemblea annuale.
"Confermiamo le nostre stime di +3%, mi spingerò anche al 'pi greco', ossia al 3,14%, nel senso che penso che faremo anche qualcosa di più", ha detto Sassoli de Bianchi.
"Facciamo fatica a comprendere oggi la magnitudo dello shock Brexit. La vedo come una tempesta imperfetta, ci sono già anticorpi in atto, anche se aumenta l'incertezza, ma è un'incertezza a cui siamo ormai abituati", ha aggiunto. "Credo si debba abbassare l'emotività e continuare a fare bene il nostro lavoro".
A guidare la crescita degli investimenti, ha proseguito il presidente Upa, è il settore alimentare, mentre l'auto sta subendo un leggero rallentamento dopo la ripresa degli ultimi due anni; in aumento investimenti di tlc e grande distribuzione, si sta affacciando anche l'e-commerce, "a testimonianza che il settore opera online ma comunica offline".
La Tv, mezzo di comunicazione che vale circa la metà del mercato pubblicitario, "sta andando abbastanza bene", e continua la crescita della radio, riscoperta negli ultimi anni dagli investitori. La stampa "sta arrivando a una stabilizzazione, aiutata dal digitale, mentre Internet registra una crescita importante prevalentemente su social e search".
Sassoli ha rinnovato infine la richiesta di incentivi fiscali sugli investimenti pubblicitari (un tax credit sugli investimenti incrementali di 400 milioni l'anno di cui 100 per la sola carta stampata) e l'auspicio di una quotazione in borsa dell'Auditel, di cui Upa è uno degli azionisti.
(Claudia Cristoferi)
((