ROMA (Reuters) - Il Nucleo di Polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Roma ha acquisito documentazione presso le sedi di Ferrovie dello Stato e Assicurazioni Generali (MI:GASI) lo scorso 21 ottobre nell'ambito di una inchiesta avviata dalla Procura di Roma focalizzata sull'affidamento di servizi assicurativi in cui la compagnia triestina ha avuto una posizione preponderante.
A fronte di questo affidamento i magistrati stanno verificando la natura di importanti risarcimenti di cui avrebbero goduto alcuni manager del gruppo ferroviario, ha detto una fonte vicina all'indagine.
L'ordine di acquisizione di documenti, di cui Reuters ha visto parte del contenuto, riguarda l'affidamento dei servizi assicurativi da parte del gruppo ferroviario.
La fonte dice che ci sono già degli indagati ma non può rivelarne ne' il numero e ne' le ipotesi di reato contestate.
L'inchiesta è condotta dal procuratore aggiunto Paolo Ielo e i pm Claudia Terracina e Fabrizio Tucci.
Non ci sono per il momento commenti da Ferrovie e Generali.
Tra i documenti acquisiti c'è un rapporto di audit di PWC di cui Reuters ha visionato parte del contenuto, in cui si evidenzia che dal 2011 al 2019 su un totale di oltre 550 milioni di premi assicurativi pagati dal gruppo FS, oltre l'89%, o una somma di poco superiore ai 490 milioni, sarebbe andato a Generali.
PWC non commenta.
Inoltre sempre nel rapporto si evidenza che da una ricognizione su circa 600 pratiche di sinistri relativi a polizze stipulate con Generali per infortuni dirigenti (dal 1998 al 2017), risultino mancare 66 fascicoli.
-- Hanno collaborato Stefano Bernabei, Gianluca Semeraro, Stephen Jewkes
(In redazione a Roma Giselda Vagnoni)