Investing.com - I prezzi delle criptovalute sono misti questo venerdì, dopo aver perso il 10% della capitalizzazione di mercato questa settimana in seguito all’annuncio da parte della SEC del rinvio della decisione su un ETF di cripto. Nel frattempo, un sondaggio di ieri ha rivelato che il 41% degli americani non è interessato a investire sul Bitcoin.
Il Bitcoin rimbalza dell’1,6% a 6.446,3 dollari alle 1:30 ET (05:30 GMT) sul Bitifinex.
L’Ethereum scende dello 0,3% a 360,3 dollari sul Bitifinex.
Il Ripple è crollato del 3,3% a 0,33764 dollari nelle ultime 24 ore sul Poloniex, mentre il Litecoin va giù dello 0,7% a 62,501 dollari.
Un sondaggio condotto dall’agenzia di analisi Harris Insights suggerisce che solo l’8% dei cittadini USA investono sulle criptovalute, mentre il 41% degli americani ha dichiarato che non c’è niente che li motivi a investire sulle valute digitali.
In seguito al selloff di ieri, il valore di mercato delle criptovalute è sceso a circa 230 miliardi di dollari, il minimo dal novembre 2017. Il settore ha perso circa 600 miliardi di dollari rispetto al picco di gennaio, secondo Coinmarket.
Il Bitcoin e le altre principali criptovalute sono colati a picco questa settimana dopo l’annuncio della SEC di rinviare la decisione in merito all’approvazione del fondo proposto da VanEck Associates Corp e Solid Partners Inc a fine settembre. La scadenza iniziale era prevista per la prossima settimana.
Tra le altre notizie, in Asia l’Agenzia per il Servizi Finanziari del Giappone dovrebbe aggiornare la normativa del paese per contrastare gli investimenti speculativi locali sulle monete virtuali.
“La rapida crescita degli investimenti sulle criptovalute può essere attribuita all’espansione del margin trading, in cui investitori con poco capitale possono ottenere enormi profitti o sostenere grosse perdite, prendendo denaro in prestito. Sebbene il margin trading sul forex abbia un limite di leva di 25 volte, l’assenza di un tale tetto sul margin trading delle criptovalute rende possibile agli investitori fare esperienza di brusche oscillazioni finanziarie”, si legge in una dichiarazione ufficiale dell’agenzia.
Secondo i report, l’aumento degli investimenti speculativi sulle criptovalute e il fatto che le monete digitali sembrerebbero essersi fatte strada nelle raccolte fondi aziendali hanno spinto l’ente regolatore nipponico a decidere di introdurre nuove norme per reagire alla situazione.