Di Peter Nurse
Investing.com – I mercati azionari europei sono in calo questo mercoledì, nonostante il supporto dalle speranze per un maggiore stimolo fiscale e per il vaccino contro il Covid-19
Alle 4:05 AM ET (09:05 GMT), l’indice DAX in Germania scende dello 0,4%, il francese CAC 40 cede lo 0,3% e l’indice britannico FTSE segna +0,1%. Questi indici hanno segnato forti rialzi martedì, sulla scia dei rialzi del mese di novembre.
Nel Regno Unito le autorità hanno approvato il vaccino di Pfizer/BioNTech, che sarà distribuito dalla prossima settimana. Anche le autorità europee stanno esaminando le richieste sia di Pfizer/BioNTech che di Moderna.
Sul fronte dei dati, le vendite al dettaglio sono schizzate ad ottobre, con rimbalzo del 2,6% su base mensile. Intanto proseguono i negoziati di UE e Gran Bretagna per l’accordo commerciale post-Brexit.
Nelle notizie corporate, G4S (LON:GFS) sale del 7,5% dopo che la canadese GardaWorld ha aumentato l’offerta per l’azienda britannica di servizi di sicurezza a 235 pence l’azione, da 190 pence, con una valutazione di 3,68 miliardi di sterline.
In calo IWG (LON:IWG) che segna -7,7% dopo aver lanciato un’offerta di convertible bond da 300 milioni di sterline.
Un gruppo bipartisan statunitense ha svelato un piano di stimolo da 908 miliardi di dollari. nonostante il leader della maggioranza al Senato McConnell abbia immediatamente bocciato la proposta, già il fatto che si sia ripreso a discutere di uno stimolo fa ben sperare gli investitori.
I prezzi del petrolio sono in misti questo mercoledì, nelle incertezze per la decisione dei principali produttori sull’eventuale prolungamento dei tagli alla produzione.
I dati dell’ American Petroleum Institute rilasciati martedì hanno mostrato un aumento delle scorte di greggio USA di 4,1 milioni di barili, contro le aspettative di un calo di 2,3 milioni di barili. Nel corso della seduta sono attesi i dati ufficiali dell’ EIA.
L’OPEC+ ha rimandato la decisione sui tagli alla produzione del prossimo anno e così facendo fa temere una certa pressione da parte dei produttori ad aumentare i livelli di produzione nonostante la domanda debole.
I future del greggio USA sono scesi dello 0,1% 44,52 dollari al barile, mentre il Brent, il riferimento internazionale, scende dello 0,1% a 47,45 dollari.
Intanto, i future dell’oro salgono dello 0,5% a 1.828,15 dollari l’oncia, mentre la coppia EUR/USD sale dello 0,2% a 1,2051.