ROMA (Reuters) - Il governo Meloni ha firmato la sua prima legge di bilancio a notte fonda, un pacchetto che si concentra sul contenimento dei costi dell'energia per famiglie e imprese oltre alla riduzione delle tasse per i lavoratori dipendenti e autonomi.
Ecco alcuni dei punti chiave del pacchetto, che ora passa al Parlamento dove dovrà essere approvato entro la fine dell'anno.
FINANZE PUBBLICHE
Il deficit di bilancio del prossimo anno dovrebbe scendere al 4,5% del Prodotto interno lordo dal 5,6% di quest'anno. La manovra è ancora espansiva perché, a politiche invariate, il rapporto deficit/PIL sarebbe stato intorno al 3,4%. La differenza è dovuta principalmente alle forti entrate alimentate dall'inflazione, che comportano un incremento del gettito dell'Iva e delle accise legate all'aumento dei prezzi dell'energia.
Il debito pubblico dovrebbe scendere al 144,6% del Pil dal 145,7% di quest'anno.
RILANCIO ECONOMICO
Il bilancio contiene quasi 35 miliardi di euro di aumenti di spesa o tagli alle tasse. Circa il 60% sarà finanziato da nuovo debito, mentre il resto sarà finanziato da aumenti mirati delle tasse e tagli alla spesa.
IMPOSTA SU EXTRAPROFITTI E CRIPTOVALUTE
L'aumento dell'imposta sugli extraprofitti per le società energetiche che hanno beneficiato dell'impennata dei prezzi del petrolio e del gas dovrebbe portare circa 2,5 miliardi di euro.
L'aliquota salirà dal 25% al 35% da gennaio a luglio 2023 e, a differenza di oggi, si applicherà agli utili e non ai ricavi.
Il bilancio vedrà anche una tassazione degli extraprofitti sulle criptovalute, ma i dettagli non sono ancora disponibili.
AIUTI PER LA CRISI ENERGETICA
Oltre 21 miliardi di euro saranno destinati agli aiuti ad imprese e famiglie per pagare le bollette dell'elettricità e del gas, soprattutto attraverso sussidi alle imprese energivore e alle famiglie a basso reddito.
SGRAVI FISCALI PER I DIPENDENTI
Circa 4,2 miliardi di euro andranno a ridurre il "cuneo fiscale", la differenza tra lo stipendio pagato dal datore di lavoro e quello portato a casa dal lavoratore, a beneficio dei lavoratori a basso e medio reddito
L'aliquota fiscale sui premi di produttività fino a 3.000 euro viene ridotta al 5% dal 10%. Saranno inoltre introdotti incentivi fiscali per incoraggiare l'assunzione con contratti a tempo indeterminato di donne sotto i 36 anni, di lavoratori a tempo determinato e persone che percepiscono il reddito di cittadinanza.
SGRAVI FISCALI PER I LAVORATORI AUTONOMI
Per i lavoratori autonomi, il bilancio alza il tetto del reddito annuo tassato con aliquota unica al 15% a 85.000 euro dai precedenti 65.000 euro. La stessa aliquota del 15% viene applicata a qualsiasi aumento di ricavi rispetto ai tre anni precedenti, con un tetto massimo di 40.000 euro.
REDDITO DI CITTADINANZA
L'anno prossimo, le persone abili in età lavorativa potranno usufruire del reddito di cittadinanza solo per un massimo di otto mesi, prima della definitiva abolizione a partire dal 1° gennaio 2024.
PENSIONI
L'anno prossimo gli italiani potranno percepire la pensione a partire dall'età di 62 anni, a condizione che abbiano versato almeno 41 anni di contributi.
Si tratta di una modifica rispetto alla regola attuale, introdotta solo quest'anno dal precedente governo, che consente di andare in pensione a 64 anni a condizione di aver lavorato per 38 anni.
Il bilancio estende inoltre fino al 2023, con degli aggiustamenti, un regime di pensionamento anticipato per le donne. Le beneficiarie potranno percepire la pensione a 58 anni se hanno almeno due figli, a 59 anni con un solo figlio e altrimenti a 60 anni.
COSTO DELLA VITA
Il bilancio riduce l'Iva su alcuni beni essenziali, come i prodotti per la cura dei bambini e gli assorbenti femminili, portandola al 5% dal 10%.
(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Giselda Vagnoni)