Investing.com - Il dollaro rimane sale al massimo di 6 settimane contro lo yen questo giovedì, dopo la dichiarazione della Federal Reserve che ha lasciato intravedere la possibilità di altri due aumenti dei tassi di interesse nel corso dell’anno; salgono invece euro e sterlina grazie ai dati positivi sull’andamento del settore terziario.
Il cambio USD/JPY ha toccato quota 112,93, il massimo dal 17 marzo, per poi attestarsi a 112,88 alle 09.40 GMT.
La Federal Reserve nella dichiarazione resa ieri in conclusione al vertice di due giorni ha valutato positivamente l’economia USA, mantenendo invariati i tassi, come previsto dai mercati.
La Fed ha dichiarato di prevedere una ripresa dell’economia dopo la performance piuttosto debole del primo trimestre dell’anno, sottolineando la ripresa del mercato del lavoro.
Le dichiarazioni lasciano intendere che è ancora concreta la possibilità di altri due aumenti dei tassi quest’anno.
Secondo lo Strumento di Controllo dei Tassi della Fed la possibilità di un aumento dei tassi di a giugno è del 70%, mentre per settembre le probabilità sono all’85%.
L’euro è salito al massimo giornaliero, con il cambio EUR/USD in salita dello 0,42% a 1,0932, vicino al massimo di cinque settimane e mezzo della scorsa settimana.
La moneta unica è stata sostenuta dai dati della zona euro di questo giovedì che hanno mostrato una crescita nel settore privato al massimo dal 2011 lo scorso mese.
L’indice composito Markit è schizzato a 56,8 ad aprile, da 56,4 di marzo.
I dati alimentano le speranze che l’economia della zona euro continui la ripresa, mentre scendono i timori per la crisi politica e il debito.
Anche la sterlina è in salita, con il cambio GBP/USD su dello 0,24% a 1,2898, dopo i dati che hanno mostrato una crescita del settore dei servizi britannico al massimo di quattro mesi ad aprile.
Il report mostra che l’economia sembra abbia ripreso a crescere all’inizio del secondo trimestre, dopo il rallentamento allo 0,3% registrato nel primo trimestre.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è in calo dello 0,3% a 98,96.