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Dollaro in calo dopo i dati USA deboli

Pubblicato 16.04.2015, 14:40
© Reuters.  Il dollaro scende contro i rivali dopo i dati USA deludenti
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Investing.com - Il dollaro scende contro il paniere delle altre principali valute questo giovedì, per via del rilascio di dati USA deludenti che hanno alimentato i timori per la forza dell’economia e per l’aumento dei tassi.

I dati del Dipartimento per il Lavoro USA hanno mostrato un aumento di 12.000 nuove richieste di sussidio di disoccupazione nella settimana terminata l’11 aprile, a 294.000 unità, dalle 282.000 della settimana precedente.

Gli analisti avevano previsto un calo di 2.000 unità a 280.000 la scorsa settimana.

Il Dipartimento per il Commercio h dichiarato che il numero delle concessioni edilizie rilasciate a marzo mese sono scese del 5,7%, a 1,039 milioni di unità dal totale di febbraio di 1,102 milioni di unità. Gli analisti avevano previsto un calo di 2,0% , a 1,080 milioni a marzo.

Il report ha inoltre mostrato che le nuove costruzioni USA sono salite del 2,0% lo scorso mese a 926.000 unità dal totale di febbraio di 908.000 unità, contro le aspettative di un aumento del 15,9% a 1,040 milioni di unità.

L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è in calo dello 0,49% a 98,08.

Il cambio EUR/USD è in salita dello 0,60% a 1,0746.

Il sentimento sulla moneta unica resta vulnerabile da quando ieri la Banca Centrale Europea ha dichiarato di essere intenzionata ad andare fino in fondo con il programma di acquisti di stimolo.

Il Presidente della BCE Mario Draghi ha sminuito le speculazioni secondo cui i recenti segnali di ripresa economica nella zona euro potrebbero convincere la banca a ridurre gli acquisti di stimolo ed ha rassicurato i mercati circa un eventuale difficoltà da parte della BCE a trovare abbastanza bond da acquistare.

La sterlina è in salita, con la coppia GBP/USD su dello 0,49% a 1,4908.

Il dollaro è stabile contro lo yen ed è in calo contro il franco svizzero, con la coppia USD/JPY a 119,14 ed il cambio USD/CHF in calo dello 0,20% a 0,9628.

In Svizzera, i dati di stamane hanno rivelato che i prezzi alla produzione sono aumentati dello 0,2% il mese scorso, ben al di sopra dello 0,1% previsto, dopo il calo dell’1,4% a febbraio.

Il dollaro australiano, quello neozelandese e quello canadese sono al rialzo, con la coppia AUD/USD che subisce un’impennata dell’1,22% a 0,7773 ed il cambio NZD/USD su dello 0,59% a 0,7637, mentre la coppia USD/CAD scende dello 0,13% a 1,2276.

L’aussie ha trovato supporto dopo i dati ufficiali che hanno mostrato un aumento dell’occupazione in Australia pari a 37.700 unità a marzo, al di sopra del previsto incremento di 15.000 unità. Il dato di febbraio è stato rivisto ad una crescita di 41.900 unità da una stima precedente di 15.600 unità.

Nel report si legge inoltre che il tasso di disoccupazione australiano è sceso al 6,1% il mese scorso dal 6,2% di febbraio, dato rivisto da una stima precedente del 6,3%. Gli analisti avevano previsto che il tasso restasse invariato al 6,3%.

Nel corso della giornata, gli Stati Uniti rilasceranno i dati sull’attività manifatturiera nella regione di Philadelphia.

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