Investing.com - I futures del rame sono in calo questo mercoledì, con gli investitori che rivalutano le aspettative su quando la Federal Reserve inizierà a ritirare il programma di acquisti.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, ha scambiato i futures del rame con consegna a settembre sono stati scambiati a 3,163 dollari la libbra nella mattinata europea, in calo dello 0,3% sulla giornata.
I prezzi Nymex sono stati scambiati nel range stretto tra 3,146 dollari la libbra, il minimo giornaliero ed il massimo della seduta di 3,180.
I contratti di settembre sono saliti dello 0,15% a 3,173 dollari la libbra questo martedì.
I prezzi del rame troveranno supporto a 3.132 dollari la libbra, il minimo dal 2 agosto e resistenza a 3,208 dollari la libbra, massimo di martedì.
La propensione verso il metallo industriale si è indebolita nei timori che la Federal Reserve possa iniziare a ridimensionare nei prossimi mesi il programma di acquisti di bond.
I dati ufficiali hanno mostrato che il deficit commerciale degli USA è sceso del 22,4% al destagionalizzato 34,2 miliardi a giugno, il minimo dall’ottobre 2009.
Gli investitori attendono i dati USA per valutare le possibilità di un eventuale intervento nell’attuale programma di acquisti di bond.
Qualsiasi miglioramento nell’attività economica statunitense potrebbe ridurre le aspettative di un ulteriore allentamento.
Sempre ieri il Presidente della Federal Reserve di Chicago, Charles Evans, ha dichiarato di prevedere un ridimensionamento delle misure di stimolo nel corso dell’anno.
L’allentamento quantitativo è della Fed considerato da molti investitori come un motore dell’aumento dei prezzi delle materie prime, poiché tende a pesare sul valore del dollaro.
I traders del metallo rosso attendono i dati previsti nel corso della settimana sulla bilancia commerciale, nonché un report sull’inflazione e sulla produzione industriale, nell’incertezza sui timori per le previsioni economiche nella nazione asiatica.
La Cina è il principale consumatore mondiale e rappresenta il 40% del consumo mondiale dello scorso anno.
Sul Comex, l’oro con consegna a dicembre ha segnato -0,65% a 1.274,40 dollari l’oncia troy, mentre l’argento con consegna a settembre è salito dell’1,5% a 19,22 dollari l’oncia troy.
L’andamento del prezzo dell’oro e dell’argento quest’anno ha seguito molto le aspettative sulla banca centrale statunitense e la conclusione anticipata del programma di allentamento.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, ha scambiato i futures del rame con consegna a settembre sono stati scambiati a 3,163 dollari la libbra nella mattinata europea, in calo dello 0,3% sulla giornata.
I prezzi Nymex sono stati scambiati nel range stretto tra 3,146 dollari la libbra, il minimo giornaliero ed il massimo della seduta di 3,180.
I contratti di settembre sono saliti dello 0,15% a 3,173 dollari la libbra questo martedì.
I prezzi del rame troveranno supporto a 3.132 dollari la libbra, il minimo dal 2 agosto e resistenza a 3,208 dollari la libbra, massimo di martedì.
La propensione verso il metallo industriale si è indebolita nei timori che la Federal Reserve possa iniziare a ridimensionare nei prossimi mesi il programma di acquisti di bond.
I dati ufficiali hanno mostrato che il deficit commerciale degli USA è sceso del 22,4% al destagionalizzato 34,2 miliardi a giugno, il minimo dall’ottobre 2009.
Gli investitori attendono i dati USA per valutare le possibilità di un eventuale intervento nell’attuale programma di acquisti di bond.
Qualsiasi miglioramento nell’attività economica statunitense potrebbe ridurre le aspettative di un ulteriore allentamento.
Sempre ieri il Presidente della Federal Reserve di Chicago, Charles Evans, ha dichiarato di prevedere un ridimensionamento delle misure di stimolo nel corso dell’anno.
L’allentamento quantitativo è della Fed considerato da molti investitori come un motore dell’aumento dei prezzi delle materie prime, poiché tende a pesare sul valore del dollaro.
I traders del metallo rosso attendono i dati previsti nel corso della settimana sulla bilancia commerciale, nonché un report sull’inflazione e sulla produzione industriale, nell’incertezza sui timori per le previsioni economiche nella nazione asiatica.
La Cina è il principale consumatore mondiale e rappresenta il 40% del consumo mondiale dello scorso anno.
Sul Comex, l’oro con consegna a dicembre ha segnato -0,65% a 1.274,40 dollari l’oncia troy, mentre l’argento con consegna a settembre è salito dell’1,5% a 19,22 dollari l’oncia troy.
L’andamento del prezzo dell’oro e dell’argento quest’anno ha seguito molto le aspettative sulla banca centrale statunitense e la conclusione anticipata del programma di allentamento.