Investing.com - I futures dell’oro sono al minimo della seduta questo mercoledì, dopo il rilascio di dati USA positivi che incoraggiano l’ipotesi di un aumento dei tassi di interesse nel corso di questo mese.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, l’oro con consegna a dicembre è in calo di 3,80 dollari centesimi, o dello 0,33%, a 1.130,40 dollari l’oncia troy negli scambi della mattinata statunitense.
Ieri, l’oro è salito di 7,30 dollari, o dello 0,64%. I guadagni di ieri sono stati registrati sulla scia dei forti crolli sui mercati azionari globali e dell’indebolimento del dollaro che hanno supportato la richiesta del metallo prezioso.
Il Dipartimento per il Lavoro ha dichiarato che la produttività del settore non agricolo è migliorata del 3,3% nel secodno trimestre, contro le previsioni di un aumento del 2,8% e dopo la stima iniziale di un aumento dell’1,3%.
I dati hanno seguito il report dell’azienda di elaborazione buste paga ADP in cui si legge che l’occupazione nel settore non agricolo privato è aumentata di 190.000 unità ad agosto, contro le aspettative di 201.000 nuovi posti di lavoro. A luglio sono stati creati nel settore 177.000 nuovi posti di lavoro, dato rivisto dalla precedente stima di 185.000.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,45% a 95,82.
I traders attendono per domani il report sull’occupazione non agricola, che potrebbe offrire degli spunti sulla possibilità o meno di un aumento dei tassi a breve termine.
Il report dovrebbe mostrare un aumento di 220.000 nuovi posti di lavoro il mese scorso, dopo l’aumento di 215.000 a luglio, mentre per il tasso di disoccupazione si prevede un calo al 5,2% dal 5,3%.
Gli economisti ritengono che un aumento mensile superiore ai 200.000 nuovi posti di lavoro sia un segnale di una decisa crescita dell’occupazione.
Se il report sull’occupazione non agricola USA dovesse risultare positivo, aumenteranno le speculazioni sulla tempistica di un eventuale aumento dei tassi da parte della Federal Reserve a settembre anziché a dicembre, mentre una lettura deludente potrebbe ridurne le aspettative.
Negli ultimi mesi, i riflettori sono rimasti puntati sulla tempistica dell’aumento dei tassi da parte della Fed.
Il rame con consegna a dicembre sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange è in salita di 1,4 centesimi, o dello 0,6%, a 2,316 dollari la libbra.
I futures del rame sono crollati ieri, dopo una serie di report sul settore manifatturiero cinese che hanno alimentato i timori per un ulteriore indebolimento della seconda economia mondiale.
Il 24 agosto il prezzo del metallo rosso è crollato al minimo di sei anni di 2,202 dollari, per via dei timori per lo stato di salute dell’economia cinese e dei forti crolli delle borse cinesi che hanno fatto diminuire la richiesta del metallo industriale.
La nazione asiatica è il principale consumatore mondiale del metallo rosso e lo scorso anno ha rappresentato il 40% della richiesta globale.