Investing.com – I futures dell’oro si sono staccati dal minimo di 12 settimane lo scorso venerdì, con gli investitori riprendono a posizionarsi sul mercati in seguito ai dati sull’occupazione USA attesi per agosto
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i futures dell’oro con consegna a dicembre sono saliti dello 0,06% o di 80 centesimi, a 1.267,30 dollari l’oncia troy, alla chiusura di venerdì.
I prezzi dell’oro sono scesi venerdì a 1.267,30 dollari l’oncia troy, un livello che non si vedeva dal 10 giugno.
I futures troveranno supporto a 1,250,10 dollari, il minimo dal 10 giugno e resistenza a 1.279,20, il massimo dal 4 settembre.
In un report il Dipartimento per il Lavoro ha dichiarato che l’economia USA ha segnato 142.000 nuovi posti di lavoro ad agosto, contro la previsione di 225.000. Il numero dei posti di lavoro aggiunto a luglio è stato rivisto a 212.000 dalla precedente lettura di 209.000.
Il report ha mostrato che il tasso di disoccupazione è sceso al 6,1% dal 6,2%, in linea con le aspettative.
I dati più deboli del previsto sono stati recepiti come un segnale che la Federal Reserve non inizierà ad alzare presto i tassi di interesse.
L’oro perde parte del suo appeal in concomitanza all’aumento dei tassi di interesse, poiché spesso non riesce a competere con gli investimenti ad alto rendimento.
Nonostante i guadagni registrati venerdì, i prezzi deò Comex hanno perso l’1,56% o 20m10 dollari sulla settimana, poiché il dollaro USA è salito al massimo di 13 settimane contro il paniere delle altre principali valute.
Un dollaro forte in genere pesa sull’oro, poiché riduce l’appeal del metallo prezioso come investimento alternativo e rende le materie prime espresse in dollari più costose per i titolari di altre valute.
Una recente serie di dati positivi ha alimentato l’ottimismo per la forza dell’economia ed ha rafforzato le aspettative che la Fed possa iniziare ad alzare i tassi prima del previsto.
Mentre negli USA l’economia continua a guadagnare terreno, la Presidente della Federal Reserve Janet Yellen ha espresso una certa apprensione sulla mancanza di slancio nel mercato del lavoro.
I dati della Commissione Statunitense per le materie prime e i futures rilasciati venerdì hanno mostrato che gli hedge funds e i money managers hanno abbassato le previsioni rialziste per i futures del greggio scambiati sulla borsa di New York per la settimana conclusasi il 2 settembre.
Le posizioni lunghe nette hanno segnato 74.013 contratti la scorsa settimana, in calo del 20,2% rispetto ai 92.735 della settimana precedente.
Nella settimana oramai alle porte gli investitori attenderanno una serie di dati USA sulle vendite al dettaglio e sul sentimento dei consumatori, alla ricerca di indicazioni sulla forza della ripresa economia e su eventuali variazioni della politica monetaria.
Sempre sul Comex, l’argento con consegna a dicembre è salito venerdì dello 0,09%, o di 1,8 centesimi, a 19,15 dollari l’oncia troy. I prezzi hanno toccato 19,02 dollari l’oncia venerdì, il minimo dal 10 giugno.
Sulla settimana i contratti dei futures dell’argento sono scesi dell’1,74% o di 34,0 centesimi.
I dati della Commissione Statunitense per le materie prime hanno mostrato che le posizioni lunghe nette hanno segnato 6.264 contratti la scorsa settimana, rispetto ai 13.718 della settimana precedente.
Sempre sul Comex, il rame con consegna a dicembre è salito venerdì dello 0,59%, o di 1,8 centesimi, a 3,169 dollari la libbra.
Sulla settimana il rame è sceso dello 0,28%, vale a dire di 0,9 centesimi, nella speculazione che un calo della crescita economica cinese possa spingere gli investitori ad introdurre nuove misure di stimolo.
La nazione asiatica è il principale consumatore mondiale di rame, con il 40% della richiesta globale lo scorso anno.
I dati della Commissione Statunitense per le materie prime hanno mostrato che le posizioni lunghe nette hanno segnato 6.657 contratti la scorsa settimana, rispetto ai 17.411 della settimana precedente.