MILANO (Reuters) - Piazza Affari torna a vedere la luce, mettendo fine a diverse settimane in cui il mercato italiano ha fatto peggio, non solo di Wall Street (che ha inanellato record dopo record sulla scia della vittoria di Donald Trump nella corsa alla presidenza degli Stati Uniti), ma anche delle altre borse europee.
Il bilancio di novembre, ad ogni modo, resta negativo: da inizio mese l'indice FTSE Mib (oggi in rialzo dell'1,37%) ha perso il 3,534%. Tornando ad oggi, l'AllShare è avanzato dell'1,29% e il MidCap dello 0,81%. Volumi per un controvalore di circa 2,25 miliardi di euro. Il benchmark europeo FTSEurofirst 300 ha guadagnato lo 0,15%.
Protagoniste in negativo del novembre nero del listino milanese, le banche hanno rialzato la testa: il paniere italiano è salito del 2,01%. INTESA SANPAOLO (MI:ISP) (+2,38%) e UNICREDIT (MI:CRDI) (+2,75%) a braccetto. Toniche POPOLARE EMILIA ROMAGNA (+2,04%), MEDIOBANCA (MI:MDBI) (+1,74%), POPOLARE MILANO (+0,61%) e BANCO POPOLARE (MI:BAPO) (+0,59%).
UBI (MI:UBI) BANCA zavorrata (-0,48%), secondo i trader, dalle indiscrezioni sull'aumento di capitale per l'acquisizione delle good bank.
MONTEPASCHI, come spesso è accaduto nelle ultime settimane, fa storia a sé: -2,71%.
GENERALI (MI:GASI) euforica (+3,74%) sulle anticipazioni riguardanti il taglio dei costi.
In scia, tra le assicurazioni, UGF (+3,3%) e UNIPOLSAI (MI:US) (+3,34%).
Restando ai finanziari, zoppicante il risparmio gestito: BANCA MEDIOLANUM (MI:BMED) +2,69%, POSTE ITALIANE (MI:PST) invariate, FINECOBANK (MI:FBK) -0,17% e AZIMUT (MI:AZMT) -2,71%.
ENEL (MI:ENEI) galvanizzata (+3,13%) dopo la presentazione del piano industriale al 2019.
L'andamento del gruppo guidato da Francesco Starace ha sostenuto l'intero settore delle utility, principale vittima del post-Trump: ITALGAS +3%, TERNA (MI:TRN) +1,08%, SNAM (MI:SRG) +0,45% e A2A (MI:A2) +0,09%. Fuori dal paniere principale, in evidenza ASCOPIAVE (+5,15%) e ACSM AGAM (+1,97%).
L'incremento delle quotazioni del greggio ha avuto un impatto limitato sui petroliferi: ENI (MI:ENI) +1,03%, SAIPEM (MI:SPMI) -0,3% e TENARIS (MI:TENR), penalizzata dalla decisione di Macquarie di tagliarne il rating, -2,85%. Meglio, tra le mid cap, SARAS (+5,4%) e MAIRE TECNIMONT (+2,27%).
Automotive positivo: il paniere europeo è salito dello 0,45%. A Milano, FIAT CHRYSLER (MI:FCHA) +0,21%, CNH (MI:CNHI) INDUSTRIAL +2,66%, EXOR (MI:EXOR) +2,39%, FERRARI (NYSE:RACE) +0,89% e BREMBO +0,66%.
Per il resto, vivace STMICROELECTRONICS (+3,17%); male LUXOTTICA (MI:LUX) (-3,3%), RECORDATI (MI:RECI) (-2,49%) e SALVATORE FERRAGAMO (MI:SFER) (-1,29%).
Tra le small cap, BIO ON al galoppo (+9,09%) dopo la presentazione del nuovo piano industriale al 2020, che prevede l'ingresso nel mondo della produzione di bioplastiche speciali e il raggiungimento, a fine periodo, di un Ebitda di 85 milioni su un fatturato intorno ai 140 milioni.